Il primo cittadino pronto ad abbreviare i tempi sulla formazione dell’esecutivo che potrebbe essere convocato entro fine mese per adottare i primi provvedimenti. Mentre da Roma Zingaretti guarda con interesse al giovane sindaco
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Potrebbe entrare nel vivo a giorni se non ad ore l’attività amministrativa dell’Esecutivo Stasi a Corigliano-Rossano, il primo dell’era municipale della nuova terza città della Calabria. Macchina burocratica, lavoro, ambiente e servizi primari: questi i must attraverso i quali il neo eletto primo cittadino ha fatto intendere, nemmeno troppo velatamente, di voler intessere la sua attività di governo. E farlo da subito, in modo collegiale con la sua squadra di assessori. Che nella testa del sindaco è già pronta e prossima ad essere resa operativa prima che non si immagini.
Negli ambienti del palazzo di Città, infatti, si vocifera che la prima riunione di Giunta potrebbe essere convocata già prima della fine di questo mese. E questo perché ci sarebbero dei provvedimenti strategici che Flavio Stasi e la sua coalizione pare vogliano adottare prima del 30 giugno. Data, questa, entro la quale ci sarebbero delle scadenze e delle procedure da ottemperare. Certamente c’è da gestire il plafond per la programmazione artistico-culturale della prossima stagione estiva, ormai alle porte; ci sarebbero una serie di atti e procedure avviate dalla precedente gestione commissariale che potrebbero essere rivisti o addirittura revocati.
Il “cambiamento” verso la normalità
Ma a prescindere da questo, nei giorni successivi alla sua elezione il neo sindaco Stasi ha fatto intendere di non voler attendere molto per avviare la sua “rivoluzione amministrativa”: quella votata al “cambiamento verso la normalità”.
C’è voglia, insomma, di mettersi a lavoro arrivando già al primo Consiglio comunale d’insediamento - che a conti fatti dovrebbe essere convocato (secondo i termini stabiliti dalla legge) entro il prossimo martedì 2 luglio – già con alcuni primi importanti risultati, quantomeno di indirizzo.
Sarà una giunta politica. Zero tecnici
A questo punto c’è da capire chi farà parte della squadra di governo, chi saranno i 7 membri della giunta comunale di Corigliano-Rossano. Negli ultimi giorni c’è stata la consueta girandola di nomi e cognomi. Appare quasi scontato a tutti che quella di Stasi sarà una giunta politica e che, dunque, tutti i collaboratori amministrativi del sindaco saranno “pescati” dalla coalizione che ha vinto le elezioni a seguito delle due tornate del 26 maggio e del 9 giungo scorsi. Dunque, non dovrebbero esserci figure tecniche alla guida dei diversi settori del Municipio, ma solo coloro che hanno condiviso il percorso elettorale.
Chi saranno i nomi, a questo punto, poco importa, mentre è interessante sapere quale sarà la connotazione politica del governo cittadino considerando che la coalizione per “Flavio Stasi sindaco”, pur connotandosi pienamente nel quadro del civismo, ha portato con sé delle grandi sacche ideologiche trasversali, da destra a sinistra, composte da anime liberali, democratiche, socialiste e perfino da una forte radice ex comunista.
I democrat di Zingaretti corteggiano Stasi
A proposito, c’è chi sostiene che l’area Zingaretti, quella oggi maggioritaria nel Partito democratico, niente meno che da Roma, pare stia corteggiando il nuovo sindaco di Corigliano-Rossano per tentare di portarlo nel gruppo dei democrat e magari sfruttare la sua spinta propulsiva di giovane primo cittadino di una grande Città in vista delle ormai imminenti elezioni regionali. Persone che stanno nella stretta cerchia di Stasi, però, pur non smentendo le voci capitoline, respingono categoricamente un qualsiasi tipo di approccio verso il Pd. E potrebbe essere una posizione alquanto credibile, atteso che Stasi con i partiti non è mai andato molto d’accordo. Non è da escludere, però, che qualcuno dei suoi colonnelli possa essere affascinato da questa idea.
Fibrillazioni a Corigliano
Ritornando alla giunta, c’è chi in queste ore sta scalciando per avere un posto nella squadra di governo e si registrano fibrillazioni soprattutto nell’area politica coriglianese (definita così da chi ancora ragiona negli standard di una città arroccata attorno a due campanili) alla quale, per una questione di equilibri territoriali, dovrebbe spettare il ruolo da vicesindaco. Ancora poche ore e anche questo enigma sarà sciolto.