È scontro sullo Statuto comunale: civico consesso di Corigliano Rossano diviso. La “Magna Carta” non potrà godere dell’approvazione con la maggioranza qualificata (2/3). Dopo il primo, anche il secondo round è saltato ed ora si punterà al Consiglio comunale già convocato per il 25 febbraio quando sarà sufficiente la maggioranza assoluta.

Si prospetta, dunque, una sconfitta politica per l’intero civico consesso che si spacca sulla “carta costituzionale” del nuovo comune di Corigliano Rossano. Il punto sostanziale è che maggioranza e minoranza non hanno trovato una sintesi su alcuni punti strategici a partire dalla questione dei municipi.

Ventisette incontri non sono stati utili a sondare il terreno della convergenza su più versanti, con particolare riferimento all’organizzazione della macchina comunale, alle dirigenze, alle indennità, alle forme di collaborazione con altri enti, al decentramento amministrativo, allo stemma e al gonfalone, alla rappresentanza delle minoranze nelle commissioni, o all’istituzione dell’ufficio del difensore civico.

Nel precedente Consiglio si è discusso sul testo e sui contenuti e di alcuni emendamenti, accolti, proposti da qualche settore della minoranza. Il sindaco Flavio Stasi, nel suo intervento conclusivo, ha parlato di “ostruzionismo” che su una materia come lo Statuto «non è giustificabile». E ha ricordato come alcuni abbiano chiesto persino «il commissariamento dell’ente» sull’argomento, nonostante i «tentativi di mediazione».