Rapani, Orsomarso, Occhiuto, Straface, Graziano, Caputo e Talerico tracciano la via dopo aver presentato un consuntivo di questi primi anni di governo. Si punta sulla filiera istituzionale «a cui manca il governo della terza città»
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Un primo consuntivo ad un anno di governo nazionale e due di amministrazione regionale, con uno sguardo proiettato al futuro prossimo che a Corigliano Rossano si tradurrà nella seconda tornata Comunale della sua storia, nella primavera 2024. Con questo presupposto, ieri sera i senatori eletti in provincia di Cosenza ed i consiglieri regionali del territorio, tutti espressioni del centrodestra, si sono dati appuntamento nella città guida della Sibaritide per un rendez-vous dall’atmosfera pre-elettorale. Perché al di la dei primi bilanci – secondo i partecipanti da promuovere a pieni voti – da queste parti vi è grande curiosità intorno alla figura che incarnerà l’alter ego di Flavio Stasi, ovvero colei o colui che rappresenterà la coalizione di centrodestra come candidato a sindaco. E chi si è recato alla manifestazione con questo scopo è rimasto deluso.
I consiglieri regionali Pasqualina Straface (Fi), Giuseppe Graziano (Azione), Antonello Talerico (Noi moderati), Pierluigi Caputo (Forza azzurri) e poi i senatori Mario Occhiuto (Fi), Fausto Orsomarso ed Ernesto Rapani (Fdi) non hanno svelato, al momento, le carte ma fornito solo qualche linea di indirizzo con l’obiettivo – quello sì dichiarato – di aggiungere alla filiera istituzionale anche la guida della città di Corigliano Rossano. A proposito di papabili candidati a sindaco, Pasqualina Straface ha continuato a dribblare l’argomento, nonostante Fausto Orsomarso abbia sottolineato che a indossare la fascia possa essere un referente del suo partito, mentre Ernesto Rapani, diplomaticamente, ha inneggiato alla compattezza ad una granitica coalizione.
Ieri sera c’era anche il commissario cittadino di Forza Italia, Giuseppe Turano, indicato dai pour parler tra i papabili. Non sarebbero però da escludere a priori anche le “carte” Orazio Longo, già sindaco di Rossano e tesserato Fdi o un altro ex primo cittadino come Stefano Mascaro, nonostante non sia organico ai partiti. Siamo – è bene dirlo – nel campo delle prime ipotesi. C’è poi l’opportunità Straface. In tanti sono convinti che solo lei possa competere alla pari con l’attuale sindaco. La “pasionaria” di Forza Italia non ha mai lesinato energie per la sua città, per la sua provincia, per la Regione – nelle vesti di presidente della terza commissione regionale sanità, attività sociali, culturali e formative – ma pare abbia altri obiettivi, ovvero quelli di concludere la legislatura con risultati lusinghieri che le potrebbero aprire le porte ad una seconda esperienza a Palazzo Campanella, magari con vista in giunta qualora Roberto Occhiuto dovesse bissare il suo mandato ed i numeri le dovessero dare (molta) ragione. «Per il momento» – e la dice tutta – è dedicata ai suoi mandati».
La partita, insomma, è più che mai aperta nel centrodestra e le prossime settimane, i prossimi mesi, potrebbero essere decisivi, soprattutto se la coalizione si presenterà in campagna elettorale con argomenti chiave e con in mano il decreto di riapertura del tribunale o le gare per l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica ed il tratto di statale 106 Sibari-Rossano, su cui il senatore Rapani è concentrato sin dal suo insediamento. Bisognerà, infine, capire da che parte vuole stare Azione, ieri rappresentata da uno sfuggente Giuseppe Graziano, il quale alle domande sul futuro dei calendiani e da quale parte vorranno stare alle amministrative coriglianorossanesi, ha agitato le acque.
Straface: «Al momento… proseguo coi miei mandati»
«Abbiamo dato manifestazione di una forte coesione del centrodestra che c’è anche nella sostanza oltre che nella forma – ha commentato Pasqualina Straface a fine evento –. Un centrodestra che ha presentato un consuntivo rispetto alle azioni della giunta regionale e del governo centrale. Siamo forza di governo anche a livello provinciale, ma abbiamo il dovere di iniziare a programmare il futuro di Corigliano Rossano». Manca l’ultimo tassello, il candidato a sindaco. «Nei prossimi giorni apriremo un tavolo di confronto. C’è bisogno di individuare un candidato che sia da guida nei processi di cambiamento, di innovazione della terza città della Calabria, che ha una sua dimensione politica sociale ed economica importante, ma che per cinque anni è stata fortemente mortificata ed isolata nei vari contesti, soprattutto in quello economico». Alla domanda se possa essere lei la candidata, ai microfoni di LaC News24 risponde lapidaria. «Al momento rivesto le cariche di consigliere regionale e presidente della terza commissione regionale Sanità e voglio portare avanti il mio mandato mettendomi al servizio della provincia e dell’intera regione».
Orsomarso: «Fdi ha donne e uomini pronti»
Dell’importanza della filiera istituzionale e di rafforzarla con la prossima amministrazione comunale di Corigliano Rossano, ha parlato Fausto Orsomarso. «Vorremmo poter vantare un sindaco – spiega il senatore di Fdi – che sia più in sintonia rispetto a questo tempo. È la nostra stagione, non c’è tempo da perdere. L’ho sempre detto, anche quando ci siamo battuti per la fusione: qui si possono realizzare grandi investimenti ma c’è un ritardo di sviluppo che va colmato, e per fortuna ci sono tante opportunità». «Stiamo scegliendo i candidati in tutte le regioni, nelle città importanti e questa che è una città importante merita la nostra presenza. Speriamo che si scelga la donna o l’uomo più adeguato che sia pronta o pronto a raccontare ai coriglianorossanesi tutto quello che insieme possiamo fare. Se il candidato sarà di Fdi lo vedremo», spiega l’ex assessore regionale al turismo con spirito di rivendicazione. «Abbiamo ceduto Cosenza ed altre città. Siamo il primo partito, abbiamo uomini e donne pronti a candidarsi, ma penso che la scelta debba essere sintesi locale perché non ci devono essere disunioni. Questa è una grande città e deve scendere in campo il candidato migliore. Però ci vuole un punto di equilibrio politico perché si voterà a Reggio, a Vibo, per la Provincia di Cosenza. Fdi ha uomini e donne pronti».
Rapani: «L’aspirante sindaco c’è, e ce n’è uno all’interno di tutti i partiti della coalizione»
Più diplomatico il padrone di casa, Ernesto Rapani. «Manifestazioni come queste – ha dichiarato a LaC News24 – sono doverose per chi come noi governa la cosa pubblica e vuole raccontare ai cittadini, agli lettori cosa abbiamo fatto. I consuntivi sono necessari per fare sintesi sulle attività amministrative e ripartire. La gente è stanca di libri dei sogni, noi invece stiamo rendicontando le azioni messe in campo in un anno di governo Meloni. Queste manifestazioni servono anche per dimostrare che i partiti di centrodestra sono uniti ed aperti ad altre formazioni politiche, movimenti civici che vogliono condividere il nostro programma con un obiettivo comune, che è quello di governare. Anche nella terza città della Calabria. Siamo pronti, lo stiamo dimostrando
con una classe dirigente e rappresentanti istituzionali di tutto rispetto, con una filiera istituzionale che contempla la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria, il governo centrale. Manca l’ultima tessera del puzzle che in questo territorio è la città di Corigliano Rossano». Il senatore di Fdi ha glissato sul papabile candidato. «L’aspirante sindaco c’è, e ce n’è uno all’interno di ogni partito della coalizione. Arriverà il momento di scegliere insieme il miglior candidato sul quale puntare per vincere».
Graziano: «Una candidatura all’Europarlamento? Non ne ho intenzioni ma il partito insiste»
Qui pro quo a parte – al momento di rispondere pubblicamente alle domande del moderatore della serata, il giornalista di LaC Matteo Lauria, sulle determinazioni di un’Azione che in Regione appoggia il centrodestra ma che sui territori non ha ancora sciolto i dubbi – il consigliere regionale Giuseppe Graziano ha provato a stemperare i toni, in politichese. «Da che parte starà Azione? Il partito è al governo con il centrodestra in Regione e sono certo che amministreremo almeno dieci anni con Roberto Occhiuto che sta facendo molto bene, con tutto l’impegno fisico e mentale, insieme al consiglio e alla giunta regionale. Credo che finalmente la Calabria possa mostrare un volto diverso da qui a poco». «Siamo nella fase congressuale, in provincia, nelle città, domani (oggi, ndr) chiuderemo con Catanzaro – ha evidenziato a LaC News24 –. Stiamo tenendo congressi unitari pur tra le diverse anime e nelle diversificazioni di Azione, e tra un mese andremo al congresso regionale che costituirà il partito in Calabria dopo una breve parentesi prefettizia. Azione è viva, tra le regioni in Italia siamo quella con più tesseramenti, con più adesioni (circa 4500, ndr). Il partito in Calabria è molto vivo, cresce e crescerà nelle istituzioni, nei consigli comunali, nelle province ed anche in consiglio regionale».
E se potrà avere presto rappresentanti a Bruxelles, anche in questo caso la risposta è in politichese. «Un pensiero all’Europarlamento? Non ho intenzione di candidarmi, però il partito insiste molto affinché si presentino nomi importanti, perché vigliamo ottenere un ottimo risultato e per farlo ci vogliono persone che hanno adesioni sul territorio».