L'esecutivo Stasi non ottiene la maggioranza qualificata. Divisioni anche all'interno della minoranza e ora si chiede un consulto all’Università della Calabria
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Fumata nera in Consiglio comunale sull’adozione dello Statuto comunale. Il testo non passa in Assise: è necessaria alla prima seduta la maggioranza qualificata (2/3 del consiglio). La coalizione Stasi è compatta, l’opposizione vota contro, mentre il neo capogruppo del Pd Rosellina Madeo si è astenuta. Ping ping di responsabilità sui ritardi circa la possibilità di mediare sui contenuti dello Statuto. I punti di scontro sono ruotati attorno all’istituzione dei Municipi, altre parti di discussione hanno riguardato la realizzazione dello Stemma, del Gonfalone, e le nomine delle dirigenze (testo assorbito dal quadro normativo nazionale-ex Tuel).
La maggioranza rincorre l’unanimità dei consensi, considerata l’importanza del testo da adottare ma, sul fronte opposto, le contestazioni sono tali e tante da richiedere un consulto all’Università della Calabria anche sotto il profilo della redazione tecnica dello Statuto. Che, secondo il rappresentante della minoranza Vincenzo Scarcello «sembra a tratti più un regolamento che uno Statuto». Le frizioni hanno travolto la stessa minoranza sul capitolo degli emendamenti presentati dalla neo capogruppo del Pd Rosellina Madeo le cui osservazioni sono state approvate a botta di maggioranza. Seguiranno giorni importanti sul fronte politico. Si persegue la strada della maggioranza qualificata, ma dalle prime indicazioni si ha tutta l’impressione che il testo passerà con la maggioranza assoluta.