A causa di una «situazione fuori controllo» nella gestione economico-finanziario del Comune di Corigliano-Rossano, i gruppi consiliari di opposizione hanno presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti della Calabria, alla Corte dei Conti regionale, alla Procura di Castrovillari ed al Prefetto di Cosenza.
I consiglieri comunali Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Giuseppe Turano, Elena Olivieri, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Demetrio Caputo e Piero Lucisano si rivolgono alle magistrature «sia in sede di controllo che giurisdizionale», per ipotesi di «danno erariale» e «di omissione e falso, chiedendo – è scritto in una nota – che vengano verificate le responsabilità nei confronti del Sindaco Flavio Stasi, delle due Giunte, unitamente ai dirigenti coinvolti che hanno gestito ed adottato gli atti di riferimento, il collegio dei revisori per i compiti di controllo disattesi, i consiglieri comunali nei limiti degli atti contabili».

Secondo i gruppi di minoranza sarebbe «massiccio il ricorso all’anticipazione di cassa, per circa 5 milioni di euro, gravata da interessi passivi» e «all’utilizzo di fondi vincolati di cui non viene rivelata l’esatta consistenza», con un «disavanzo di oltre 2 milioni di euro» e una «previsione di maggiori spese correnti di oltre 8,5 milioni di euro». A ciò i consiglieri comunali di opposizione sommano «oltre 7 milioni di euro per mancato pagamento del corrispettivo all’Autorità di Gestione Regionale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti», il «mancato riconoscimento di debiti fuori bilancio per milioni di euro» oltre ad una «conclamata morosità nel pagamento dei consumi energetici e conseguenze sulla fuoriuscita dalla convenzione Consip a prezzi vantaggiosi per il Comune».