«Penso sia nota a tutti la mia ferma posizione per il No alla Fusione durante la Campagna Referendaria. Il mio non era un No preconcetto, era un No a come era stato proposto il quesito referendario ai cittadini di Corigliano Calabro e Rossano. La fretta alla base di tutto: siamo andati al voto senza la necessaria preparazione, senza uno studio di fattibilità, senza un adeguato coinvolgimento della popolazione. Insomma, prendere o lasciare». Così un comunicato di Carlo Di Noia, già consigliere comunale di Corigliano.


«La Fusione – prosegue Di Noia - come la soluzione a tutti i mali del territorio, un farmaco da inghiottire tutto d’un fiato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ad un anno e mezzo dal voto referendario, il nostro territorio è una sintesi perfetta di tutte le tipologie di problemi che possono affliggere un Comune: organizzativi, finanziari, economici, disoccupazione, emigrazione, immigrazione, dissesto idro-geologico, degrado urbano».

 

Secondo Di Noia «occorre ora, una volta per tutte, mettere da parte la fase del conflitto referendario e lavorare tutti assieme per costruire un ragionamento comune tra le parti del No e del Si, facendole confluire in una vera e propria Costituente, che aiuti il Comune Corigliano – Rossano a conquistare concretamente la dignità di Città e i suoi Cittadini ad essere consapevoli di vivere nella Terza Città della Calabria e raggiungere uno standard di vita e un livello di servizi rapportato ai numeri della Città».

 

«La crescente adesione – spiega ancora - da parte di Associazioni e Cittadini alla Colazione Civico e Popolare, che fa quadrato attorno alla Candidatura a Sindaco della Città Unica di Gino Promenzio, ritengo abbia le caratteristiche e le qualità per svolgere il ruolo di Costituente. È questa la motivazione che mi ha spinto a partecipare a questo Progetto, accogliendo l’invito di Gino Promenzio, verso il quale stanno confluendo anche molti degli amici e delle amiche che con me hanno rappresentato il NO alla fusione durante la Campagna Referendaria. Tra questi, ex Consiglieri Comunali, espressione di diverse parti politiche: è un segnale positivo della ricchezza di sensibilità presenti nel Movimento, che potranno apportare contributi preziosi alla costruzione del percorso impegnativo, programmatico e di interventi, finalizzato alla concreta realizzazione della Città Unica».

 

E ancora: «Certamente, considerati i problemi che affliggono la Città, la sfida che ci aspetta è difficilissima. Occorre prudenza e senso di responsabilità. Occorre concentrarsi sulle emergenze più immediate e sugli obiettivi di medio e lungo periodo. Ma occorre soprattutto ascolto e pazienza nei confronti di tutte le categorie di cittadini e lasciare la porta aperta a chiunque abbia la buona volontà di lavorare in questa direzione. Solo con la partecipazione più ampia possibile da parte dei Cittadini si potrà costruire una Città in cui ognuno potrà scegliere liberamente di restare, andare via o ritornare, ma, soprattutto, di viverci bene, con orgoglio e senso di appartenenza».