Decoro urbano, cartellone estivo, fusione, macchina comunale: flop dell’amministrazione Stasi. È quanto denuncia il coordinatore del Dipartimento Turismo di Fdi Guglielmo Caputo, già amministratore della ex città di Rossano, che parla di stagione estiva “scoraggiante” di una città «sedotta da Stasi e abbandonata dalla sua amministrazione». Si parte dalle pessime condizioni della spiaggia sul fronte della pulizia, per poi proseguire sulle condizioni di degrado del verde pubblico, e ai cattivi odori provenienti dai tombini del lungomare. «Vandali ed incivili operano indisturbati, danneggiano opere artistiche ed il patrimonio comune, info point turistici al mare e nel centro storico chiusi al pubblico. Il brutto impiega pochissimo a fare il giro del web e a creare un’immagine negativa della città. Non è, questa, l’estate che il Comune unico meritava».

«L’intera città è allo sbando – tuona Caputo – si effettuano lavori senza ripristinare il manto stradale». C’è un problema, in sostanza, di autorevolezza della sindacatura Stasi non solo sui grandi tempi ma anche sull’ordinario. «Manca la programmazione e una efficace organizzazione!». 

L’Amministrazione Stasi, tuttavia, è in vita da appena un anno e non sono mancati i problemi intervenuti nel corso della consiliatura, a partire dalla situazione determinata dalla pandemia. Caputo, pur comprendendo quest’ultimo aspetto, sottolinea come si sarebbe potuto sfruttare il periodo del lockdown per meglio strutturare e pianificare il cartellone estivo. «L’investimento di 120mila euro risulta esagerato rispetto ad un cartellone di soli 57 eventi che oltre a non rendere giustizia all’impegno fin qui portato avanti, non dà continuità e ridimensiona quegli eventi storicizzati che avevano fatto della Città del Codex un punto di riferimento culturale nel territorio soprattutto se si pensa che sono solo 4 gli eventi organizzati nel centro storico di Rossano, sempre più ferito, dimenticato e abbandonato».