Nella nuova città Corigliano-Rossano si inasprisce la polemica politica attorno alla gestione commissariale dell'Ente. Ad alzare i toni, ancora una volta, gli attivisti dell'Associazione Rossano Pentastellata
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La riorganizzazione degli uffici del nuovo comune di Corigliano-Rossano non piace all’associazione Rossano Pentastellata che in merito alle scelte sulla disposizione del personale adottate dalla commissione prefettizia, presieduta dal prefetto Domenico Bagnato, ha interessato l’Associazione nazionale anticorruzionale e la Corte dei Conti. Sotto accusala c’è l’affidamento del coordinamento degli uffici di staff a personale che, a parere dei movimentisti, non avrebbe i requisiti previsti dalla normativa vigente. Particolarmente quelli dei settori di Polizia municipale, Protezione civile e dell’Avvocatura. «Noi non molleremo – dice Domenico Russo, attivista dell’Associazione Rossano Pentastellata - fino a che giustizia non sarà fatta!»
Nel ciclone c'è la delibera commissariale di riorganizzazione degli Uffici
I fatti. attraverso un apposito decreto il commissario prefettizio Domenico Bagnato, lo scorso 18 maggio, ha provveduto a riorganizzare gli uffici comunali designando a capo degli stessi alcune figure professionali che secondo l'associazione Rossano Pentastellata «risultano non avere i requisiti di legge». Il sodalizio d’ispirazione grillina aveva subito denunciato quella che, a suo avviso, era e rimane una «stortura» sia alla Prefettura che al Ministero dell'Interno e alla Corte dei conti. «Adesso, al fine di ottenere una rapida risoluzione – aggiunge Domenico Russo - abbiamo deciso di investire della problematica anche l'Associazione nazionale Anticorruzione. Non lasceremo che la questione cada nel dimenticatoio - prosegue – perché si tratta di una struttura che pende sulla testa dei nostri concittadini. Se si continua ad abbassare la testa si favorirà un senso di onnipotenza che noi invece abbiamo il dovere di contrastare in favore di una legge che sia davvero equa per tutti». «I nostri "amici" – questo il monito finale di Rossano Pentastellata - possono pure continuare a sabotarci tramando alle nostre spalle e i nostri "nemici" possono continuare a sbuffare nei loro ufficetti: noi non arretreremo di un millimetro!».