«Saremo dei pionieri, nonostante i catastrofici ritardi. Il piano strutturale associato della Sibaritide sarà l’unico o forse uno dei pochissimi ad essere approvato in Calabria». La “profezia” è di Flavio Stasi e potrebbe anche non discostarsi molto dalla realtà. Da quando è stata varata la legge regionale 19 del 2002 in materia urbanistica, e quindi dedicata alla programmazione di sviluppo territoriale, di anni ne sono passati “appena” ventuno, e senza importanti risultati se è vero com’è vero che la Regione sta commissariando i comuni inadempienti.

Il piano strutturale della Sibaritide, questo immenso piano regolatore che coinvolge i Comuni di Calopezzati, Cassano allo Ionio, Corigliano Rossano e Crosia – in una sorta di gigantesca “L” nel cuore della Piana – è certamente il più vasto della Regione con i suoi 549 km2 ed una popolazione di circa 110mila abitanti. E come tutte le pianificazioni simili in Calabria, è in «catastrofico» ritardo: risalgono infatti al periodo tra maggio e luglio 2008 le delibere di accordo territoriale tra i comuni, ma fattivamente solo nel 2010 si insedia il gruppo di progettisti che poi redigeranno il piano.

Data “storica”

Quella di ieri è, quindi, e per certi versi, una data storica poiché il consiglio comunale di Corigliano Rossano ha adottato – all’unanimità dell’assise – lo strumento urbanistico, dopo oltre dieci anni di progettazione. Sono, dunque, stati necessari due lustri abbondanti per portare a termine un Psa comunque pronto dal 28 aprile 2017, data in cui la conferenza di pianificazione è stata chiusa. Da allora di anni ne sono passati «colpevolmente» altri cinque tra commissariamenti, pandemia e aggiornamenti di varia natura. Tanto quanto è bastato ai sindaci di Calopezzati, Cassano e Crosia per utilizzare le “maniere forti” e avvisare la città guida della Piana, poche settimane fa, che di lì a poco ognuno avrebbe imboccato la propria strada. Una manovra, forse, per suscitare le reazioni di Flavio Stasi.

Frizioni a parte – peraltro pare siano state accantonate – la data “storica” resterà scolpita negli annali. Certo, si ipotizza la definitiva approvazione – se tutto andrà per il verso giusto – nella primavera 2024 (elezioni coriglianorossanesi permettendo), perché il Psa necessita di tempi tecnici tra osservazioni e controdeduzioni. Insomma, questo nuovo segmento temporale è solo all’inizio. Tra l’altro domani sarà il consiglio comunale di Crosia a passare alla fase di adozione, giovedì l’assise di Cassano allo Ionio, mentre a Calopezzati è prevista la settimana prossima

Stasi: «Saremo dei pionieri»

Il sindaco di Corigliano Rossano, nel chiudere il dibattito sul punto all’ordine del giorno del civico consesso ha ribadito anche quanto sia stato importante in tutta la vicenda il primato della politica. «In questi anni abbiamo valutato profondamente se fosse stato il caso di percorrere altre strade rispetto al Psa, come quella del piano strutturale comunale, su cui hanno virato molti comuni calabresi. E ciò non per dequalificare gli altri enti associati, ma per dare spazio a valutazioni più complessive sullo sviluppo del territorio. È vero, il tempo è passato inesorabile anche per questo e per via di alcuni aggiornamenti negli elaborati».

Novello: «Il Psa farà grande attenzione ai rischi sismici e idrogeologici»

«Inizia così – ha commentato al termine dei lavori assembleari l’assessore all’urbanistica del Comune di Corigliano Rossano, Tatiana Novello – il corso di una nuova pianificazione della città fusa che imprimerà sicuramente uno sviluppo locale su regole e strategie totalmente diverse. Quello adottato dal consiglio comunale è un piano strategico attuale perché vanta, tra le linee guide, lo sviluppo costiero e collinare, la valorizzazione dei centri storici anche attraverso il recupero degli insediamenti abitativi. Peraltro è uno strumento che pone l’accento sulla mitigazione dei rischi idrogeologici, sulla sicurezza e sula prevenzione dai rischi sismici. Adesso avvieremo la fase delle osservazioni che dopo essere vagliate, confluiranno nel piano definitivo, poi approvato in consiglio comunale».

Vecchietti: «A voler essere ottimisti l’approvazione potrebbe giungere nella primavera 2024»

In consiglio comunale, ieri sera, erano presenti anche due dei tecnici che hanno redatto il piano, gli architetti Stefano Stanghellini e Sandra Vecchietti. «Il Psa della Sibaritide è estremamente complesso – ha commentato quest’ultima ai microfoni di LaC News24 – perché si pone l’obiettivo di risolvere le problematiche principali del territorio, ovvero una nuova qualità agli insediamenti urbani in cui i vecchi standard sono particolarmente carenti».

«Perché così tanto tempo? Abbiamo assunto l’incarico alla fine del 2010, il percorso è stato abbastanza lungo. I Comuni prima della fusione erano cinque, per cui è capitato che qualcuno di questi venisse commissariato, quindi che attraversasse fasi amministrative delicate e dedicate solo all’ordinario. Poi la pandemia ha ulteriormente rallentato il cronoprogramma. Adesso mi auguro che l’iter si concluda presto. Con l’adozione si apre la fase delle osservazioni che dura sessanta giorni, poi tocca alle controdeduzioni, quindi all’approvazione definitiva nei consigli comunali. Una stima di tempo? A voler essere ottimisti nella primavera 2024», ha concluso Sandra Vecchietti.