Botta e risposta tra i gruppi consiliari del Partito democratico e della Lega sullo sfondo dei progetti finanziati dai fondi per la coesione territoriale e presentati qualche giorno fa dal ministro per il Sud Mara Carfagna. I dem di Palazzo Campanella intravedono i primi scricchiolii nella tenuta dalla maggioranza di centrodestra ma la capogruppo del Carroccio rispedisce al mittente le accuse.

La polemica però ha smosso anche la Cittadella tanto che alla fine è arrivato un, quantomeno inusuale, chiarimento che ha il senso di scrollarsi di dosso le ombre agitate dalla capogruppo leghista che hanno scatenato i dubbi del Partito democratico: «La Regione Calabria – si legge in una breve nota - non ha avuto ruoli di indirizzo o decisionali nella definizione del Cis “Svelare Bellezza”».

Così la Cittadella ha provato a mettere la parola fine alla polemica montata maldestramente dalla leghista Loizzo che ha comunque prestato il fianco della maggioranza al Partito democratico lesto ad approfittare dell’inesperienza della capogruppo del carroccio, ponendo anche una questione politica all’interno del centrodestra.

L’interrogazione

Tutto ha origine da una interrogazione al presidente della giunta Roberto Occhiuto, a firma di Simona Loizzo che invoca un chiarimento da parte del Governo sui finanziamenti Coesione, che vede per ora esclusa l’area di Cosenza.

«Nel dicembre scorso – si legge nell’interrogazione – diversi comuni calabresi hanno presentato al Dipartimento Programmazione della Regione Calabria alcune schede progettuali per partecipare al Contratto Istituzionale di Sviluppo “Svelare Bellezza” sulla base dell’intesa fra la stessa Regione e il Governo centrale. Diversi sindaci sostengono che dette schede sono state poi inviate dalla Regione al Ministero per il Sud e la Coesione territoriale. Sembrerebbe che con una prima selezione, condotta dall’Agenzia per la Coesione territoriale insieme alla Regione Calabria siano stati individuato 890 interventi per circa 3,5 miliardi di euro distribuiti su tutto il territorio regionale e rappresentanti 325 enti, tra cui l’80 per cento dei Comuni calabresi le Province e due Parchi».

Loizzo ricorda che il 21 giugno scorso il Ministro a Tropea ha presentato i primi 110 progetti di “fascia alta”, per un finanziamento complessivo di 226 milioni.

A tutt’oggi, lamenta Loizzo, «nessuno conosce quali siano i criteri, le procedure,  i punteggi assegnati, le caratteristiche tecniche, progettuali e qualitative adottate. Tutto sembra configurarsi come un intervento a pioggia scoordinato da qualsiasi intervento programmatorio e da qualsiasi idea progettuale di sviluppo della regione». E per questo chiede di sapere «quale livello di reale coinvolgimento ha interessato la Regione Calabria nella fase di selezione delle priorità, quanti sono realmente i progetti complessivi presentati dai comuni calabresi, sulla base di quali criteri e punteggi siano stati finanziati 110 progetti, definiti con priorità alta, entro quale logica di programmazione sono stati selezionati, se e quando avverrà la pubblicazione ufficiale della graduatoria definitiva dei progetti, se, quando e come si pensa di finanziare tutte le altre proposte presentate».

Pd: «Gravi accuse primi scricchiolii»

Il gruppo regionale del Pd in una nota ha intravisto «gravi le accuse» della capogruppo della Lega, che sarebbero sintomo che in maggioranza «emergono i primi scricchiolii».

«L’interrogazione annunciata (ma non ancora depositata) dalla Lega sui progetti finanziati dai fondi per la coesione territoriale rivela, quantomeno, - si legge nella nota - che c’è un corto circuito in atto tra la capogruppo Loizzo e il Presidente Occhiuto. Parrebbe quasi che i mal di pancia registrati a livello nazionale dalla componente moderata di Forza Italia (che vede la ministra Carfagna fra le principali esponenti) rispetto alla Lega salviniana, comincino a manifestarsi anche in Calabria».

Il capogruppo Mimmo Bevacqua, e i consiglieri Ernesto Alecci, Franco Iacucci, Nicola Irto e Raffaele Mammoliti aggiungono: «Le parole della collega Loizzo non sono certo lievi: oltre a denunciare scarsa chiarezza e trasparenza, si spinge fino a prospettare “sospetti circa l’adozione di criteri di natura clientelare”. Dinanzi a tali gravi accuse – proseguono i consiglieri regionali del Pd - crediamo sia dovere dell’intero Consiglio regionale chiedere a entrambi i contendenti di fare chiarezza. Perché, delle due l’una: o la Lega gioca a conquistare un poco di visibilità, distorcendo però, a proprio piacimento, la funzione degli strumenti istituzionali; oppure bisogna prenderla sul serio quando si riferisce a un iter “oggettivamente oscuro e opaco”. A noi, gruppo Pd, interessa ben poco delle beghe interne: ma delle risorse destinate ai Comuni calabresi ci interessa parecchio e la questione non può essere archiviata con una un’alzata di spalle. Anche perché sul fondo di coesione sociale e territoriale esistono molte risorse finanziare in capo alla regione ancora non spese che forse é il caso di riprogrammare per consentire lo scorrimento della graduatoria CIS. Noi siamo pronti a sostenere una simile ipotesi consapevoli della bontà dei progetti messi in campo dai comuni oggi esclusi e che meritano la doverosa attenzione da parte delle istituzioni preposte».

Loizzo: «Io contro Occhiuto? Allucinazioni estive»

A stretto giro è arrivata la replica della capogruppo della Lega secondo cui la nota del gruppo consiliare regionale del Pd in cui si parla di frattura tra la Lega e il presidente Occhiuto è la conseguenza di «allucinazioni estive».

«Ho criticato l'operato del Governo nazionale rispetto ai fondi del Cis - dice Loizzo - e non certo il presidente Occhiuto, al quale va la mia più totale vicinanza e quella della Lega per l'eccellente lavoro finora svolto dopo decenni di opaca gestione anche e soprattutto da parte del Pd. Chiedere al presidente della Giunta di intervenire su decisioni del Governo diventa, per il Pd, motivo di frattura».

«Capisco l'amarezza di chi vede che l'operato della Giunta regionale di centrodestra ha sempre più consensi – conclude - ma questa strumentalizzazione bieca è veramente deludente».

Regione: «Da noi solo prevalutazione»

«La Regione Calabria non ha avuto ruoli di indirizzo o decisionali nella definizione del Cis “Svelare Bellezza”. Tantomeno la Regione ha mai preso parte o promosso attività di animazione sui territori per il Cis».

Così dalla Cittadella si è provato a rimediare alla polemica deflagrata in mattinata tra Lega e Partito democratico.

«L’unico ruolo che è stato demandato alla Regione è stato quello di prima prevalutazione delle proposte pervenute. L’avviso si è concluso il 15 dicembre 2021 e sono pervenute 1180 proposte. La Regione, per come concordato, ha concluso i suoi lavori il 20 gennaio successivo, ammettendone 884, ed ha inoltrato le risultanze all’Agenzia per la Coesione. Le successive fasi di valutazione e le decisioni finali sono state del governo».