“Alziamo la testa”: così è stata denominata la mobilitazione che vede i Cinquestelle convergere in Calabria per protestare contro l’avvicendamento alla Camera in favore di Andrea Gentile (Fi). Alla testa dei pentastellati l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte
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Le lacrime di Elisa Scutellà a Montecitorio, l’ingresso di Andrea Gentile tra i banchi del Parlamento e le invettive del Movimento 5 Stelle nei confronti della maggioranza di governo e della Giunta per le elezioni della Camera. Immagini che hanno fatto il giro di web e televisioni. Cosenza oggi pomeriggio è per un giorno capitale del mondo pentastellato, con il presidente Giuseppe Conte one man show della manifestazione “Alziamo la testa”, indetta per denunciare ancora una volta il cambio in corsa delle regole.
La protesta, inizialmente prevista sull’isola pedonale del capoluogo, è stata spostata nel centro storico nell’auditorium “Guarasci” a causa delle cattive condizioni del tempo. Vede la partecipazione di deputati, senatori, parlamentari europei, consiglieri regionali e amministratori locali provenienti da tutto il Paese. Diverse le sigle di partiti e di sindacati che hanno aderito all’evento. Tra i big del M5S Pasquale Tridico, Vittoria Baldino, Chiara Appendino il vicepresidente del M5S Riccardo Ricciardi e Anna Laura Orrico che giocava in casa. Battagliera, così come aveva annunciato nel suo ultimo giorno alla Camera, Elisa Scutellà.
Ore 16.45 - Convegno di Forza Italia a dieci metri di distanza
Ironia della sorte: al palazzo della Provincia, Ente retto da Rosaria Succurro, c’è un incontro di Forza Italia giovani a cui partecipa il consigliere regionale Pierluigi Caputo.
Ore 16.55 - Conte: «Gentile concessione ad una famiglia ben nota»
Giuseppe Conte, fermandosi con la stampa ha parlato senza mezzi termini di furto di democrazia. «È stata una “Gentile” concessione ad una famiglia ben nota».
Ore 17.06 - Auditorium “Guarasci” Stracolmo
Giuseppe Conte acclamato dall’Auditorium “Guarasci” colmo oltre ogni capacità. Più di mille i presenti, altri militanti sostano all’esterno. Dal palco Anna Laura Orrico fa partire il video della giornata vissuta nei giorni scorsi alla Camera quando fu sancito il ritorno di Andrea Gentile in Parlamento.
Ore 17:15 - Anna Laura Orrico ringrazia tutte le sigle che hanno dato l’adesione tra cui Avs, Cgil, Rifondazione Comunista, ed Usb. Segnale che il M5S trova sempre più spazio a sinistra del Pd.
Ore 17.17 - Morrone (La Base): «Perché non c’è alternativa ad andare via della Calabria?»
Dietro i Lea e i Lep ci sono le privatizzazioni sanità e servizi privati. L’obiettivo è farci andare via affinché chi già le detiene, possa mantenere i propri privilegi. Questo sistema si prende tutto, ci costringono ad andare a morire in un ospedale del nord lasciando le nostre famiglie nei debiti. Questo perché i partiti politici si accordano tra loro per spartirsi tutto».
17.22 - Nunzio Funaro (Le Lampare) e l’ospedale di Cariati
Nunzio Funaro (Le Lampare) rivendica la riapertura dell’ospedale di Cariati dopo 15 anni di lotta. «Ora, una volta riaperto, è iniziata un’altra battaglia volta a garantire una dignitosa sanità pubblica a tutti. Solo ieri è stato installato un mammografo».
17.28 - Angela Maida (Controvento): «In democrazia non prevalgono interessi collettivi».
Angela Maida del collettivo Controvento ha portato la propria esperienza: «In democrazia non prevalgono interessi collettivi. A Cosenza invece il M5S lo ha subito sulla sua pelle, così come noi calabresi lo stanno subendo con l’avanzamento degli impianti ad energia rinnovabile»
Ore 17.40 - Tridico e Baldino con la bandiera della Palestina sul palco
L’Europarlamentare Pasquale Tridico e la deputata Vittoria Baldino con la bandiera della Palestina sul palco.
Ore 17.42 - Orrico denuncia minacce per non partecipare all’incontro
Anna Laura Orrico: «Ieri qualche cittadino mi ha scritto mi ha detto “scusa se domani non ci sarò, ma sono iniziate le intimidazioni. Sto seguendo un corso regionale e ho subito minacce”. Se vogliamo anche in Calabria una politica non clientelare e coraggiosa dipende da noi e da voi. La politica è libera se l’elettore è libero. Nel 2022 non ho mai incontrato Andrea Gentile per strada e nelle piazze. Fatti non fummo a vivere come “cinghiali”».
Ore 17.50 - Scutellà: «Sto bene a vedere una marea di gente al nostro fianco. Avviso di sfratto per Occhiuto»
È il turno di Elisa Scutellà che non ha esitato definire «dittatura» il Governo. «Io sto bene perché vedo tutta questa gente. Noi sia la vera Calabria, le persone oneste - ha detto tra gli applausi -. Ho presentato un esposto in procura, ma il voto dei calabresi è stato calpestato, l’obiettivo più subdolo è cancellarci politicamente. Vogliono controllare il voto prima e dopo le elezioni, perché se si cancella l’esito della stessa nessuno si recherà alle urne. La prossima volta Gentile lo batteremo per cinquemila voti, altro che cinquanta. Ho letto un comunicato in cui dicevano che abbiamo calpestato la democrazia. Ah, noi? Oggi è un avviso di sfratto per Occhiuto».
Ore 17.55 - Conte: «In Calabria si tramandano i seggi elettorali, non solo studi e cattedre»
Giuseppe Conte ringrazia tutti i sindaci, tra cui Franz Caruso e Flavio Stasi, e rilancia. «Oggi è una battaglia di democrazia. Ognuno - spiega - deve poter liberamente votare e il suo voto deve poter contare. Cambiare le regole a colpi di maggioranza è uno sfregio ai cittadini. Questa vicenda andrà avanti. In questo territorio il nepotismo non si esaurisce ad uno studio o ad una cattedra, ma si tramanda il seggio elettorale. Quindi è tutto un ricatto. Mi ha colpito il fatto che 80 cittadini siano andati nello studio legale amico di Gentile e non in procura a denunciare l’accaduto. Ci vediamo a Roma per la manifestazione del 5 aprile a Roma per dire no al ReArm».