“C’è una eccessiva tentazione da parte di alcuni settori della società di seminare il panico – ha dichiarato Sebi Romeo – vero è che la legge mette in discussione la legittimità della legiferazione in regime di prorogatio, ma in nessuna parte della sentenza si eccepisce sulla legittimità delle consiliature”.


“C’è una questione importante che differenzia la Calabria dall’Abruzzo – aggiunge il capogruppo Pd – la nostra regione è stata chiamata a legiferare per la riduzione dei consiglieri regionali e per altre osservazioni fatte a suo tempo dalla Consulta e dal Governo, dunque si è determinata in relazione a queste. C’è poi il precedente del Porcellum, dichiarato incostituzionale che non ha determinato lo scioglimento delle camere. Io credo che sulla Calabria la Consulta si pronuncerà in serenità, su questo tema non vanno sviluppati dibattiti politici”.