Sergio Costanzo è arrivato dietro Flora Sculco nella circoscrizione centro della lista ‘Calabria in rete’. Claudio Parente è arrivato dietro Mangialavori nella lista ‘Casa delle libertà’. Entrambi avevano presentato ricorso per chiedere la decadenza di chi li aveva preceduti alle recenti elezioni regionali. Ma ieri il Tribunale di Catanzaro ha respinto entrambi i ricorsi e ha confermato Sculco e Mangialavori nel ruolo di consiglieri regionali.


La Sculco, secondo Costanzo, doveva rinunciare al posto in consiglio perché dipendente della stessa assemblea nella precedente legislatura. Per i giudici la Sculco era invece solo collaboratrice esterna, senza nessun vincolo di subordinazione, e quindi non incompatibile con la candidatura, e la successiva elezione.


Il ricorso di Parente si fondava invece sul ruolo che Mangialavori avrebbe nell’Istituto clinico ‘Salus Mangialavori’, struttura che gli avrebbe permesso di “giovarsi, nei confronti di una utenza quotidiana assai elevata, del prestigio e delle occasioni inerenti tale posizione”. Secondo i giudici la norma non “trova applicazione per i candidati alla carica regionale, l’ineleggibilità è riferita ai consigli del Comune il cui territorio coincide con il territorio dell’unità sanitaria locale con cui sono convenzionate”.

 

La soddisfazione di Mangialavori - "La Corte d’appello di Catanzaro ha riconosciuto la piena legittimità della mia elezione alla carica di consigliere regionale. Respinto, infatti, il ricorso presentato da Claudio Parente primo dei non eletti della Casa delle libertà. Un risultato che conferma la correttezza politica, istituzionale e giuridica della mia posizione. A tale riguardo, oltre alla mia incondizionata fiducia nell’operato della magistratura sono sempre stato sereno per un esito che premia la coerenza e la lealtà verso la legge e nei confronti del ruolo istituzionale ricoperto. A conferma di ciò i vari interventi politici e le numerose iniziative istituzionali già intraprese nella mia funzione di componente dell’assise regionale. Un plauso alla professionalità dell’avvocato Stefano Luciano del Foro di Vibo Valentia per l’ineccepibile difesa giudiziaria esercitata con rigore e acume. La mia azione tesa a contribuire alla crescita della Calabria continuerà senza sosta e con la passione di sempre. E ciò nella consapevolezza che il rispetto della volontà popolare, in democrazia, è un dato inderogabile, al pari di quello della sua dignità, da difendere con l’onestà, l’intensità e la costanza dell’impegno".