Quarantotto ore di tempo per trovare un accordo che fin qui è sfuggito al centrodestra calabrese. Si aspetta ad horas la convocazione da parte della governatrice Jole Santelli di un vertice di maggioranza per provare a blindare le intese tra i partiti ed evitare che lunedì si arrivi in Consiglio regionale, il primo della legislatura, in ordine sparso e con il rischio di non riuscire ad eleggere il presidente al primo scrutinio.

 

In cerca di una larga intesa

La riunione dell’Assemblea, che si svolgerà a porte chiuse per l’emergenza legata al coronavirus, è convocata per l’elezione dell’Ufficio di presidenza. Nella prima giornata si svolgeranno al massimo due votazioni per le quali sarà necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. In caso di fumata nera, alla terza votazione che si svolgerebbe il giorno successivo, sarebbe sufficiente la maggioranza semplice. Naturalmente l’auspicio di Jole Santelli è quello di riuscire a trovare una larga intesa e poter arrivare all’elezione già nella prima giornata anche per dare un segnale di compattezza.

 

Nessuna certezza

Al momento, però, non ci sono certezze non essendo possibile operare un ragionamento distinto tra composizione della giunta e Ufficio di presidenza di palazzo Campanella. La trattativa deve essere complessiva, come continuano a ripetere gli esponenti dei partiti alla presidente della giunta.

 

La lotta per la presidenza

Allo scranno più alto di palazzo Campanella puntava Fratelli d’Italia con uno degli eletti reggini prima dell’ultima inchiesta della Dda che ha portato all’arresto di Domenico Creazzo. Adesso Giorgia Meloni che vuole rinnovare il partito e pensa di sostituire il commissario provinciale Edmondo Cirielli ha cambiato idea e propone il nome di Filippo Maria Pietropaolo eletto a Catanzaro e vicino alle posizioni di Wanda Ferro. Alla finestra però ci sono pure gli uomini della Casa delle Libertà che, dopo il gran numero di voti portato in dote alle elezioni, non vogliono rimanere a bocca asciutta. L’obiettivo primario è l’assessorato come Tonino Gentile fa sapere da tempo. In caso contrario la lista vorrebbe vedere almeno Baldo Esposito a guidare l’Assemblea.

 

Reggio tagliata fuori?

Procedendo così però il rischio è quello di vedere completamente penalizzato il territorio reggino. La Lega aspetta risposte in questo senso e le aspirazioni di Tilde Minasi alla presidenza del Consiglio sono note da tempo, anche se potrebbero trasformarsi soltanto in una vicepresidenza. alla carica di vicepresidente in quota Lega, ma sarà Matteo Salvini in persona ad assumere le ultime decisioni. Prova a fare valere le proprie ragioni anche Roy Biasi, primo dei non eletti della Lega nella Circoscrizione Sud che sulla distribuzione territoriale degli incarichi sta insistendo anche con il commissario Cristian Invernizzi