«Le contraddizioni politiche interne alla maggioranza regionale di centrodestra vengono allo scoperto in maniera eclatante, mostrando tutte le crepe di un blocco evidentemente non così granitico. Sintomo, probabilmente, di un disagio ben più esteso di quello che si vuol lasciar intendere». È quanto affermano, in un comunicato congiunto, i capigruppo d'opposizione in Consiglio regionale Domenico Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5S) e Antonio Lo Schiavo (Misto) in riferimento, aggiungono, «alla polemica degli esponenti di Fratelli d'Italia nei confronti dei consiglieri regionali di Azione, Francesco De Nisi e Giuseppe Graziano».

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«Una reprimenda – sostengono Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo – che appare come la cartina al tornasole delle tante contraddizioni che albergano tra i banchi della maggioranza di Palazzo Campanella. La colpa di De Nisi e Graziano, secondo chi ha inteso bacchettarli, è quella di aver osato criticare le scelte di un governo nazionale che, ormai in maniera spudorata, dimostra una sistematica avversione nei confronti del Meridione d'Italia e, dunque, della nostra regione. Difficile, a nostro avviso, dare torto ai colleghi De Nisi e Graziano quando parlano di “sottrazione di risorse vitali per la Calabria”, di “affossamento di settori cruciali come la sanità, le infrastrutture e i trasporti”, operato attraverso “i tagli al Fondo complementare nazionale del Pnrr e al Fondo perequativo infrastrutturale”. Il tutto mentre si agita lo specchietto per le allodole del raddoppio della dotazione finanziaria per le Zone economiche speciali, omettendo però di dire che questo viene finanziato proprio con le risorse che erano destinate all'Alta velocità in Calabria».

Per i capigruppo di opposizione in Consiglio regionale «nel merito di queste questioni dovrebbero rispondere le forze oggi al governo nazionale e regionale, anziché focalizzare l'attenzione sulla collocazione politica di chi solleva aspetti così cruciali. Su questo fattore tuttavia sentiamo di concordare con i rappresentanti di Fratelli d'Italia, seppur con un approccio più propositivo: i consiglieri regionali De Nisi e Graziano, che sono peraltro dirigenti apicali di Azione in Calabria, rompano gli indugi e dimostrino coerenza con la posizione del loro partito a livello nazionale, schierandosi senza tentennamenti all'opposizione anche in Calabria, contro un governo regionale che poggia le sue basi in maniera significativa proprio sulla destra meloniana e sui leghisti fautori dello scellerato disegno secessionista dell'Autonomia differenziata, anche da loro così aspramente avversato»