VIDEO | Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo riunita dal presidente Filippo Mancuso. Si decideranno le nomine negli organi del Consiglio, i membri della Commissione Pari opportunità e le figure dei Garanti
Tutti gli articoli di Politica
Il Consiglio regionale della Calabria tornerà a riunirsi lunedì prossimo 6 giugno alle ore 15. A deciderlo la Conferenza dei capigruppo riunita ieri a Palazzo Campanella dal presidente dell’assemblea legislativa Filippo Mancuso che con i consiglieri regionali ha deciso la data del 6 giugno per discutere di otto punti complessivamente già inseriti all’ordine del giorno. Tenuto conto della finestra elettorale per le amministrative del 12 giugno si dovrà procedere coi piedi di piombo in modo tale che dall’aula non escano provvedimenti che si possano prestare a strumentalizzazioni di sorta.
Oltre a piccole pratiche economiche tra riaccertamento di residui e variazioni di Bilancio, l’assemblea discuterà del Piano triennale riferito all’Istruzione tecnica superiore e del referendum consultivo con cui si demanda ai cittadini residenti nella frazione di Campora San Giovanni (del Comune di Amantea) e nel comune di Serra d’Aiello la Modifica dei confini territoriali dei due comuni della provincia di Cosenza.
Ma l’assemblea discuterà anche di Interventi normativi sulle leggi regionali 11/2011 e 8/2002 e Misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale, portata in aula dalla coppia Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo. Tra le altre cose, il testo dà attuazione a quanto stabilito dall'ultimo Decreto fiscale, con cui si dispone che la Regione Calabria, «al fine di garantire la piena operatività delle attività proprie della gestione sanitaria accentrata», può avvalersi di un massimo di cinque esperti o consulenti fissando un limite di spesa di 500mila euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.
Infine, ma certamente non meno importanti, le nomine di competenza del Consiglio regionale – una settantina in tutto - “negli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione, nonché degli enti anche economici, e delle aziende da essa dipendenti”, l’indicazione di tre membri nel Corecom e le tredici componenti della Commissione pari opportunità. Senza dimenticare l’elezione delle autorità Garanti quali il Difensore civico, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il Garante della Salute e il Garante regionale dei detenuti.