Comincia ad essere preoccupante il vuoto di potere venutosi a creare in Calabria che, a quasi 50 giorni dalle elezioni regionali dello scorso 26 gennaio è priva di giunta e del Consiglio regionale.

Ai ritardi della politica e alle beghe interne ai partiti di centrodestra, con Lega e Fdi che stanno tenendo in ostaggio la Regione, si è aggiunta l’emergenza Coronavirus che trova la Calabria impreparata sia dal punto di vista sanitario che da quello politico.

Ragioni di prudenza hanno suggerito il rinvio della prima seduta di Consiglio che era stata convocata lo scorso 9 marzo a porte chiuse per consentire l’insediamento dei consiglieri e soprattutto l’elezione dell’Ufficio di presidenza.

 

Adesso, però, l’emergenza sanitaria si è aggravata e non è immaginabile che la Calabria possa restare priva del suo organo legislativo fino alla soluzione del problema e per di più in un momento così delicato e mentre si è ancora in esercizio provvisorio, non essendo stata approvata la finanziaria 2020.

Il presidente uscente dell’Assemblea Nicola Irto, al quale spetta la convocazione del primo Consiglio, ha così scritto alla governatrice Jole Santelli per chiedere lumi sul da farsi. La governatrice ha condiviso le preoccupazioni di Irto e assicurato che il Consiglio si riunirà nella prossima settimana nella massima sicurezza. Gli Uffici stanno predisponendo già misure ancora più restrittive rispetto alla prima convocazione per fare in modo che la riunione si possa svolgere senza alcun rischio.

 

Nel frattempo si sta operando anche per “svuotare” il palazzo, tanto che molti dipendenti sono stati indirizzati verso lo smart working e lavoreranno da casa per contenere al massimo le presenze e consentire il rispetto delle norme sulle distanze contenute nell’ultimo Dpcm.

Nei prossimi giorni, dunque, i partiti di centrodestra saranno chiamati a trovare la quadra sia sull’Ufficio di presidenza che sulla giunta per consentire, finalmente, alla macchina legislativa e governativa di partire a pieno regime. Come un sollecito alla decisione si può leggere la nota diffusa dal commissario Udc di Cosenza Nino Fiorillo che ha rivendicato per i centristi lo scranno più alto di palazzo Campanella con il nome di Giuseppe Graziano.

Secondo le trattative fin qui in corso, però, la partita per la presidenza sarebbe a due cioè tra Filippo Maria Pietropaolo di Fdi e Baldo Esposito della Casa delle Libertà, con le quotazioni del secondo in netto rialzo.