Rinviato il Consiglio regionale. Una lunga lettera, sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza ma condivisa anche da qualche consigliere di centrosinistra, è stata recapitata al presidente uscente del Consiglio regionale Nicola Irto per chiedere il rinvio di una settimana della seduta prevista per oggi. Unico dei consiglieri del centrodestra a non firmare, Giuseppe Graziano (Udc).

Rifacendosi agli ultimi decreti emanati dal governo per contenere il diffondersi del Coronavirus, i consiglieri di centrodestra hanno chiesto che palazzo Campanella si attivi per fare in modo che la seduta si possa svolgere in remoto e con la possibilità di votare a scrutinio segreto su una piattaforma on-line, così come previsto per l’elezione dell’Ufficio di presidenza.

 

La parola è passata a Irto, che ha deciso di accogliere la richiesta, anche se qualche ora prima, rispetto all’invio della lettera del centrodestra, il Settore Segreteria Assemblea e Affari Generali del Consiglio aveva inviato una nota stampa con le modalità previste per lo svolgimento della seduta a porte chiuse.

Il presidente uscente, pur non condividendo la richiesta, si è rimesso alla volontà della maggioranza dei consiglieri. Critiche da molti esponenti dell’opposizione, da Giuseppe Aieta a Pippo Callipo.

 

Francesco Pitaro di Io Resto in Calabria ha diffidato Nicola Irto e Jole Santelli a procedere alla convocazione del Consiglio entro tre giorni, altrimenti verrà chiesto l’intervento della Prefettura e del Governo. Adesso spetterà agli Uffici attrezzarsi per capire come e quando sarà possibile la videoconferenza.

Dopo l’intervento di Matteo Salvini che ha sbloccato le trattative per la giunta si restringe la platea dei nomi per la presidenza di palazzo Campanella. Rimane in piedi il nome di Baldo Esposito della Casa delle Libertà, ma si apre la possibilità che la casella vada a Fi con Mimmo Tallini. Gli uomini di Tonino Gentile, però, vogliono avere almeno un riconoscimento dopo il numero di voti portati in dote a Jole Santelli. E non accetterebbero di buon grado una nuova esclusione, considerando che l’assessorato alle Infrastrutture, affidato a Domenica Catalfamo, va considerato in quota Forza Itala, visto che il nome sarebbe stato proposto da Francesco Cannizzaro.