Iniziato il dibattito sul nuovo bilancio. L'assessore paventa il rischio di asimmetrie tra i conti dei Comuni e quello della Regione. Mancano 40 milioni per la forestazione. La manovra movimenta 7 miliardi e mezzo. Solo 750 milioni di risorse libere
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Inizia con la relazione dell’assessore Francesco Talarico la riunione del Consiglio regionale chiamato ad approvare il bilancio 2020.
"Tagli lineari” il mantra usato da Talarico che ha illustrato la situazione disastrata in cui la maggioranza di centrodestra ha trovato le casse regionali.
«Ringrazio per il lavoro svolto il dirigente De Cello e l’intero Dipartimento Bilancio essere riuscito ad approntare il bilancio con le difficoltà determinate dallo smart working», ha detto Talarico che ha espresso soddisfazione per il parere positivo ottenuto dal Collegio dei revisori.
«Siamo in esercizio provvisorio che scade fra tre giorni – ha ricordato – per le responsabilità di chi ci ha preceduto. Non è stata una bella cosa non approvare il bilancio in Aula, mentre doveva essere un impegno preciso della maggioranza precedente. Né può essere una giustificazione la circostanza che le elezioni regionali siano state fissate al 26 gennaio. Anche l’Emilia ha votato nella stessa data e ha approvato il bilancio nei termini. La giunta Santelli – ha annunciato Talarico - rispetterà sempre il termine del 31 dicembre provando ad organizzare una Regione normale».
Il debito enorme dei Comuni
L’assessore ha espresso particolare preoccupazione sui residui attivi e sull’esposizione debitoria dei Comuni nei confronti della Regione.
«Pesanti sono stati i rilievi della Corte dei Conti nel suo ultimo giudizio di parifica a tal riguardo». In buona sostanza esistono crediti della Regione nei confronti dei Comuni per un importo da 245 milioni di euro per la fornitura idropotabile e per un importo da 348 milioni per il servizio di smaltimento rifiuti.
«La Corte dei Conti ha scritto ai Comuni capoluogo per stabilire in maniera precisa il debito, considerato che esiste una differenza tra le cifra che risulta a noi e quella nei bilanci comunali. In atto non abbiamo piena contezza per quel che riguarda la certificazione dei debiti del Comune, ma se dovesse esserci una differenza potrebbe essere un grave impatto sui conti di bilancio».
Una cifra enorme quella da 348 milioni di euro che non potrà neanche essere richiesta subito. «Dovessimo farlo manderemmo in dissesto tanti Comuni calabresi – ha detto Talarico – comunque dal primo gennaio 2020 la Regione non investirà un euro sui rifiuti: saranno gli Ato a gestire il sistema con i soldi dei Comuni».
I fondi per l'emergenza Covid-19
Talarico ha poi ricordato il lungo elenco di stanziamenti già approvati dalla giunta per l’emergenza sanitaria: dai 200mila euro donati al Banco alimentare ai 25 milioni per i buoni spesa, ai tablet degli studenti, fino ai 150 milioni per il “Riparti Calabria”.
«A questi aggiungiamo i 18,5 milioni che risparmiamo in bilancio con i risparmi sulle rate dei mutui – ha detto Talarico – e un milione di avanzo del Consiglio che sarà donato al Banco Alimentare».
L’assessore Talarico ha poi chiesto l’impegno dell’intera deputazione calabrese per fare in modo che non ci sia nessun trasferimento dei fondi comunitari dal Sud al Nord. «Servono maggiori risorse per il Paese e non una guerra tra poveri. Nella Legge di stabilità procediamo a rimodulare il fondo di coesione recuperando 300 milioni che non sono stati spesi e vanno riprogrammati».
Sempre nella legge di stabilità la sospensione del bollo auto fino al 31 luglio e la sospensione della tassa regionale sulla benzina.
La manovra finanziaria movimenta circa 7 miliardi e mezzo e solo 750 milioni di risorse libere. Circa 4 miliardi sono occupati dalla spesa sanitaria che ha sforato anche quest’anno il fondo nazionale previsto.
Allarme forestazione
Problemi anche per la forestazione. «Mancano 40 milioni – ha detto Talarico – perché il governo ha fornito 90 milioni invece di consueti 130. Stiamo supplendo con la Cassa Integrazione, ma se non arrivano altri fondi dovremo procedere con i nostri fondi».
In corso il dibattito.