Sono nove i punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per lunedì alle 13.30 a Palazzo Campanella. La seconda Commissione Bilancio, presieduta da Antonio Montuoro, ha infatti completato l’esame del rendiconto 2022 e dell’assestamento al bilancio per gli anni 2023/2025 approvandoli a maggioranza insieme agli emendamenti proposti nel corso della seduta di venerdì. I provvedimenti ora passeranno al vaglio della Commissione speciale di Vigilanza che è stata già convocata per la mattina di lunedì.

Insieme alle delibere relative al bilancio della Regione la seconda Commissione ha approvato anche la proposta di legge caldeggiata dall’imprenditore Nino De Masi che prevede delle “Premialità nelle procedure di aggiudicazione di contratti pubblici per le imprese resistenti alla criminalità organizzata” e che quindi figurerà al quarto punto dell’ordine del giorno che invece si aprirà con il dibattito, richiesto e ottenuto dal Partito democratico, sui cambiamenti climatici e i rischi del dissesto idrogeologico.

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Ma la massima assise legislativa calabrese sarà chiamata a determinarsi anche sulle “Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere e il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni e la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva” e ancora sulle “Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo”, e sulla “Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria”.

Gli ultimi due punti all’ordine del giorno sono invece dedicati alla nomina di due nuovi Garanti regionali: quello dei diritti delle persone con disabilità, e quello per la tutela delle vittime di reato. La terna di nomi in lizza, dopo l’esame delle candidature, vede, nel caso del Garante della disabilità il bagnarese Giuseppe Arfuso, Maria Josè Caligiuri e Giovanni Capocasale; per ciò che riguarda il Garante delle vittime di reato, in corso sono lo stesso Giuseppe Arfuso, il reggino Ernesto Siclari e il catanzarese Antonio Lomonaco.