Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Continuano sotto traccia i movimenti all’interno dei partiti in Consiglio regionale. L’elezione dell’Ufficio di presidenza, e soprattutto la netta affermazione di Pino Gentile e Giuseppe Graziano, sostenuti da una messe di voti assolutamente trasversale, hanno dimostrato quanto siano larghe le crepe negli schieramenti e come siano tanti gli scontenti che cercano di ricollocarsi.
Tra questi c’è sicuramente il consigliere della “Oliverio Presidente” Vincenzo Pasqua che ha rotto con il suo gruppo di appartenenza. Pochi dubbi sul fatto che sia stato proprio lui uno dei franchi tiratori che hanno votato per Pino Gentile in luogo di Enzo Ciconte, candidato alla vicepresidenza del Consiglio. Con il risultato paradossale, consegnato alla storia di palazzo Campanella, di avere fatto in modo che il vicepresidente di minoranza (Gentile) fosse eletto con più voti di quello di maggioranza (Ciconte).
Pasqua rompe con la Oliverio presidente
Un segnale evidente dei tanti mal di pancia (Guccione, Sculco, D’Agostino, Battaglia) che esistono tra i banchi del centrosinistra. Per quel che riguarda Vincenzo Pasqua, in molti lo danno in traghettamento verso il centrodestra, ma lui ancora non ha deciso il da farsi. Tanto che, alla vigilia dell’ultima seduta di Consiglio regionale, si era diffusa la voce di un suo possibile ingresso al Gruppo Misto. La sua adesione, però, non è arrivata, magari anche a causa del lungo colloquio avuto con il capogruppo di Dp Giuseppe Giudiceandrea.
!banner!
Cannizzaro si fa sostituire da Arruzzolo (Ap)
Altra posizione in bilico è quella legata a Francesco Cannizzaro, consigliere regionale della Casa delle Libertà e commissario provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria. Il giorno dopo le elezioni dell’Ufficio di presidenza le voci di corridoio di palazzo Campanella davano per certo il suo voto a favore di Pino Gentile per la carica di vicepresidente e di Giuseppe Graziano per quella di segretario questore. In palese contraddizione con gli ordini di scuderia forzisti che avevano individuato i candidati in Wanda Ferro e Mimmo Tallini. Ovviamente non c’è nessuna prova di quanto avvenuto nell’urna e quindi nessun chiarimento è stato preteso dal partito.
Nelle settimane successive, però, Cannizzaro ha poi preso parte a diverse iniziative pubbliche del partito di Alfano che non sono sfuggite ai big di Forza Italia. Anche se Cannizzaro ha sempre spiegato come mere coincidenze le sue apparizioni al fianco dei fratelli Gentile.
Infine in occasione dell’ultima riunione della Commissione “Sanità”, di cui è componente, non potendovi prendere parte ha conferito delega per farsi sostituire al consigliere Arruzzolo di Alternativa Popolare invece che a un collega di Fi. Questa sì una scelta davvero singolare, considerato che in discussione c’era la rete delle Case della Salute e la relazione del delegato Franco Pacenza in ordine alla costruzione dei nuovi ospedali calabresi.
E se tre indizi fanno una prova si capisce che Cannizzaro abbia quantomeno intrapreso una interlocuzione con gli uomini di Alfano e Gentile. Del resto incombono le elezioni politiche e presto torneranno le regionali. Gli spazi in azzurro si restringono mentre i fratelli Gentile continuano a guadagnare terreno e a consolidare le proprie posizioni, come dimostrato dalla recente nomina di Tonino Gentile a vice coordinatore nazionale di Alternativa Popolare.
Riccardo Tripepi