VIDEO | L'ex capogruppo di Fi eletto alla guida dell'Assemblea dopo l'arresto del suo precedessore. Nel suo intervento ha comunicato che il presidente ff Nino Spirlì sarebbe pronto a firmare il decreto di nuove elezioni dopo il via libera della Corte d'appello di Catanzaro
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«Sarò un presidente di transizione». Queste le parole con cui Giovanni Arruzzolo, ha commentato la sua elezione a presidente del Consiglio regionale, chiamato a sostituire Mimmo Tallini dopo il suo arresto. L’Assemblea è tornata a riunirsi per svolgere la terza votazione, che richiede la maggioranza semplice, non essendo state sufficienti le prime due della giornata precedente in cui era richiesta la maggioranza qualificata dei due terzi.
Il centrosinistra, pur ritenendo illegittima l’elezione di un nuovo presidente considerando lo scioglimento del Consiglio in seguito alla morte della governatrice Jole Santelli, ha preso parte alla votazione e si è astenuto. Domenico Giannetta, invece, che era stato tra gli aspiranti della vigilia ha disertato la seduta confermando la spaccatura interna a Forza Italia che ha deciso di accontentare i voleri del deputato reggino Francesco Cannizzaro.
La votazione da l’esito finale di 19 voti per Arruzzolo e sei schede bianche. Arruzzolo si è definito «un presidente di transizione» che sarà a «Palazzo Campanella tutti i giorni».
Alla fine del suo intervento ha comunciato all'aula che «il presidente della Corte d'appello di Catanzaro ha dato il suo assenso al 14 febbraio come data utile per le prossime elezioni regionale. Ritengo dunque che il presidente Nino Spirlì voterà il decreto a breve».
Arruzzolo è stato eletto con 19 voti a favore (25 i presenti ed i votanti; sei le schede bianche), dall’Assemblea legislativa alla terza votazione, dopo le due effettuate nella seduta di ieri.
Giovanni Arruzzolo è stato eletto nella circoscrizione Sud nella lista ‘Forza Italia Berlusconi per Santelli’ con 8.649 preferenze. Nella scorsa legislatura regionale è stato capogruppo del Nuovo Centrodestra. Nato a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, il 30 marzo 1960, è sposato e padre di un figlio.
Laureato in Scienze Politiche presso l'Università degli studi di Messina, è dipendente del Ministero dei beni e delle attività culturali, con funzioni di Direttore amministrativo-economico- finanziario presso il Museo archeologico di Medma. Eletto consigliere comunale a Rosarno nel 1986 con la Democrazia cristiana, ha ricoperto l’incarico di assessore con delega alle Attività produttive e alla Polizia municipale. Nel 2006 ha aderito all'Udeur, divenendone due anni più tardi vice segretario provinciale.
Nel 2010, ha aderito all’Udc e l’anno successivo è stato nominato commissario del partito per il comune di Rosarno. Nel maggio 2011, è stato eletto al Consiglio provinciale di Reggio Calabria ed è stato componente della seconda commissione fino al 31 luglio 2011.
Dal primo agosto 2011, Arruzzolo ha ricoperto la carica di assessore provinciale al Lavoro, formazione professionale e sviluppo delle aree Costiere. Carica dalla quale nel mese di ottobre 2014 si è dimesso.
Toccherà dunque all’ex capogruppo di Fi guidare l’Assemblea che rimane in carica fino alle prossime elezioni, ancora non convocate da Nino Spirlì, per gli atti urgenti e indifferibili.
«Sento una grande responsabilità nei confronti dei calabresi - ha dichiarato Arruzzolo - in questo momento particolare di crisi economica e sociale per una terra già in crisi. Per parte mia sarò ogni giorno in Consiglio per dare un contributo fattivo».
Il neo presidente del Consiglio ha dedicato un passaggio sul compagno di partito, il consigliere Domenico Giannetta, che oggi non ha preso parte ai lavori: «Giannetta è una risorsa per il partito e lo sarà anche in futuro».
Sulla data del voto, Arruzzolo ha detto che «presumo che il presidente Spirlì prenderà subito in mano la situazione dopo l’assenso della Corte d’Appello firmerà il decreto a brevissimo il decreto per indire le elezioni»
«Era necessario procedere all’elezione per mettere il Consiglio nelle condizioni di poter funzionare - ha concluso - Tranquillizziamo chi pensa a costi aggiuntivi. Non ci sarà nessuna struttura anche se prevista dalla norma e sicuramente congeleremo tutti gli incarichi che dovevano essere trattati dal Consiglio e poi dal presidente»