VIDEO | La seduta si è aperta con il ricordo delle vittime dell'incidente ferroviario di Corigliano Rossano. Le opposizioni hanno fatto leva sul rapporto Svimez, puntando il dito contro gli scarsi risultati che sarebbero stati raggiunti dalla giunta Occhiuto
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L’incidente ferroviario dei giorni scorsi continua ad animare il dibattito politico e il Consiglio regionale, prima di procedere con i punti in discussione della seduta odierna, ha ricordato la capotreno Maria Pansini e il giovanissimo Hannoui Said che hanno perso la vita nel tragico incidente ferroviario sulla linea Sibari-Catanzaro (a Thurio, località di Corigliano-Rossano).
«Nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza del Consiglio regionale alle famiglie, auspichiamo - ha detto il presidente Filippo Mancuso - che agli impegni di fermare le stragi bianche, seguano azioni e provvedimenti incisivi, per interrompere l’ingiustizia delle tante vite spezzate sul lavoro. Un doloroso elenco di nomi, purtroppo sempre più lungo, che rappresenta un’offesa ai valori su cui è fondata la nostra convivenza».
Si passa subito ai punti in agenda e Antonio Montuoro, presidente della Seconda Commissione Bilancio, presenta il Rendiconto per l’esercizio del 2022 dell'Agenzia regionale per le Erogazioni in Agricoltura (Arcea), che si conclude con un saldo finanziario positivo (avanzo) di 1.129.419,27 euro. Se Mammoliti e Bruni hanno fatto riferimento al nodo personale e alla necessità di recuperare i crediti pendenti, Graziano ha esaltato il lavoro fatto in questi anni. L’assessore al ramo, Gianluca Gallo, ha poi ricordato che «oggi, sono sette le Regioni che possono disporre di un ente erogatore nell’ambito dell’agricoltura. Un patrimonio che vogliamo continuare a salvaguardare. In questo momento c’è un momento di difficoltà sul personale – ammette Gallo, ricordando che molti hanno optato per la mobilità - ma non ci saranno tempi lunghi perché lo faremo senza concorso ma accedendo alle graduatorie, facendole scorrere, di recenti procedure concorsuali».
Il provvedimento è approvato a maggioranza, come del resto i successivi.
Bilancio consolidato
La Regione Calabria – ha spiegato in aula sempre Montuoro - ha l’obbligo di redigere il bilancio consolidato con i propri enti strumentali, aziende, società controllate e partecipate, al fine di rappresentare in maniera veritiera e corretta la situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale di tutti i soggetti che insieme all’Amministrazione regionale rientrano nel cosiddetto “perimetro di consolidamento”, costituendo così un’unica entità distinta dalla pluralità dei soggetti giuridici in esso ricompresi.
«Il bilancio consolidato rappresenta quindi uno strumento di comunicazione dell’andamento della gestione del gruppo». Per il gruppo viene rilevato un risultato economico per l’esercizio 2022 pari a 84.513.076 euro in sensibile miglioramento rispetto all’utile dell’esercizio registrato nella annualità precedente pari a 42.321.652 euro. A seguito del processo di consolidamento, quindi, si registra un incremento dell’utile di 10.680.151 euro rispetto al bilancio della capogruppo (Giunta Regionale), il cui utile è pari a euro 73.832.925.
Dalle opposizioni, con Mammoliti si chiede ancora una volta di fare un punto sulle partecipate regionali. L’assessore Marcello Minenna parla di lavoro complicato nella redazione del Bilancio consolidato: «La situazione presenta delle stratificazioni formatesi nei decenni scorsi. Posso garantire che su ognuno dei soggetti è stata svolta una due diligence e grandi innovazioni, quello che quindi è da vedere è un anno in cui si è cercato di dare un cambio di passo. Se il 2023 confermerà questo trend nel 2024 sicuramente arriveranno nuove proposte».
Disco verde al Defr 2024/2026
Il Documento di Economia e Finanza dell’ente regionale per gli anni 2024-2026 presentato in aula tratteggia gli scenari economici e finanziari della Calabria, al fine di individuare e definire i principali elementi su cui incidere per favorire lo sviluppo e il benessere del territorio regionale. Si configura come un compendio di numeri e dati che certificano – assicura Montuoro – la ripresa della nostra Regione su più fronti.
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Davide Tavernise (M5s) attacca leggendo alcuni passaggi dell’ultimo rapporto Svimez non proprio lusinghieri per la nostra regione che nell’indicatore della povertà iscrive il 42% delle famiglie che vi risiedono: «Montuoro ha raccontato una Calabria dei sogni, ma quello che mi preoccupa è lo stato di attuazione del Por 2014/2020. Fino ad ottobre solo il 72% è risultata spesa pubblica ammissibile e rimaniamo l’ultima regione per capacità di spesa». Sui temi della sanità si è invece soffermata Amalia Bruni parlando di «quadro fortemente incerto e lontano dal processo di riequilibrio finanziario» inficiato dai troppi contenziosi pendenti. Di immobilismo e ingessatura della finanza regionale ha invece argomentato il capogruppo dem Mimmo Bevacqua che ha puntato l’indice contro la mancata crescita di strat up in Calabria e soprattutto su ciò che è stato scritto nel documento sull’autonomia differenziata: «O avete fatto copie e incolla, o non avete letto ciò che avete scritto, visto che sono le cose che noi andiamo dicendo da tempo sulla riforma Calderoli, il che è un elemento di forte imbarazzo politico soprattutto per la Lega». Per Mammoliti, l’obiettivo della Regione nel 2024 dovrà essere quello di approntare un Piano del lavoro straordinario per arrivare a diecimila nuovi posti di lavoro e ritornare così ai livelli pre-Covid.
Ad avviso dell’assessore Minenna, nel documento ci sono elementi sufficienti per affermare che non emerge che la Calabria sia il “Calimero” delle regioni del Sud.