VIDEO | Occhiuto informa delle richieste di riforma della legge per il diritto allo studio arrivate dal sistema universitario calabrese e auspica che venga messa nell'agenda di Palazzo Campanella
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L’anticipo del 30% dei fondi per il diritto allo studio proposto da Ernesto Alecci in una apposita mozione, e rinviata nell’ultima seduta prima della pausa estiva, pur essendo il primo punto all’ordine del giorno non sarà votata. Lo stesso esponente del Pd si dice soddisfatto di quanto avvenuto nel frattempo, proprio perché la mozione è stata superata dalla delibera di giunta che ha garantito il 100% delle somme previste, avviando già la ripartizione, per come annunciato dalla vicepresidente della giunta Giusi Princi, che detiene la delega all’Istruzione.
Roberto Occhiuto, nel frattempo entrato in aula, informa che anche dal sistema universitario calabrese sono arrivate richieste di riforma della legge per il diritto allo studio, auspicando che il Consiglio regionale metta in agenda questa riforma, su cui la giunta sta già pensando di insediare un tavolo tecnico per cominciare a discuterne. Poi il capo dell’esecutivo torna sulle fiamme alla sua abitazione, ringraziando l’aula per la vicinanza e sostenendo che «non si capisce ancora la matrice del gesto. Non è una bella sensazione, ma è la stessa che hanno provato tanti calabresi nella stagione degli incendi». Il messaggio ai calabresi e agli «sconsiderati» piromani è che nessuno ha intenzione di abbassare la guardia.
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Ok ai bilanci Aterp e Arpacal
Dopo l’approvazione del bilancio consolidato del Gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2022, si è passati al bilancio di previsione 2023-2025 dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica regionale (Aterp Calabria). A relazionare è Antonio Montuoro (FdI), presidente della Commissione Bilancio, che, dopo il suo intervento ha registrato l’astensione prima di Antonio Lo Schiavo (Misto) – che auspica «programmazione e focus su tutti gli enti strumentali regionali» - e poi di Raffaele Mammoliti (Pd) che ha voluto ricordare con un flash anche il collega Pietro Bellantoni, venuto a mancare nella notte tra il 19 e il 20 settembre scorso, prima di dirsi d’accordo con Lo Schiavo.
Ai rilievi delle opposizioni ha replicato Montuoro, senza però convincere la minoranza che si astiene. Così come sul rendiconto 2022 dell’Arpacal. Mammoliti e Amalia Bruni pur apprezzando il lavoro e l’interpretazione del ruolo da parte del commissario, generale Emilio Errigo, hanno evidenziato alcune criticità soprattutto nella mancata spesa delle risorse. Montuoro fa capire che le risorse saranno impegnate per alcune assunzioni necessarie al funzionamento dell’Agenzia. Non a caso, insieme a Mancuso, il presidente della Seconda Commissione ha presentato nei giorni scorsi una proposta di legge che aumenta il budget di Arpacal superando i limiti fissati dalla legge. E tuttavia, proprio in seguito al dibattito il testo della legge sarà modificato.
Edilizia sociale
Il leghista Pietro Raso ha introdotto le “Modifiche e integrazioni all’articolo 39 della legge regionale 23 dicembre 2011, n. 47 (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2012)” relativamente all’edilizia sociale. «Con la modifica dell’articolo 39 della legge regionale 47/2011 si prevede che i soggetti attuatori degli interventi afferenti ai programmi regionali finanziati possano presentare, entro il 30 novembre 2023, richiesta di rimodulazione del quadro tecnico economico (Qte), entro il limite massimo del 30%, per il maggior costo derivante dall’adeguamento dei nuovi limiti di costo. La rimodulazione, che non comporta variazione del contributo complessivo dell’intervento già concesso, deve essere intesa come riduzione del numero di alloggi da realizzare in conformità al bando di concorso di cui al D.D.G. n. 18606 del 22 dicembre 2010, non variando il numero di unità immobiliari autorizzate nel progetto approvato».
Una proposta che, ha ricordato Bruni, che l’ha definita «generica», è stata ritirata in Commissione e presentata oggi in Consiglio. La proposta, emendata, passa a maggioranza.
Aree protette e biodiversità
È Michele Comito ad illustrare il sesto punto all’ordine del giorno con la proposta di legge che mira a modificare la legge regionale 24 maggio 2023, n. 22 (Norme in materia di aree protette e sistema regionale della biodiversità).
L’intervento normativo prevede l’introduzione, nel nuovo impianto della legge regionale n. 22/2023, della possibilità per il presidente della Giunta regionale, di disporre lo scioglimento del Consiglio direttivo e la destituzione del presidente, nel caso in cui vengano riscontrate gravi e ripetute violazioni di legge e/o persistenti inadempienze di atti obbligatori. Inoltre, al verificarsi dei casi sopra richiamati, si prevede, sempre in capo al presidente della Giunta regionale, la potestà di nominare un commissario straordinario con pieni poteri, che rimane in carica fino alla ricostituzione degli organi dell'ente. Ai fini retributivi, al commissario straordinario è riconosciuto un compenso pari a quello dei presidenti dei Parchi nazionali.
Strutture residenziali per i sottoposti a procedimenti penali
La proposta è stata presentata da Salvatore Cirillo e mira a modificare due criteri «di natura squisitamente tecnica» contenuti nella legge regionale 6 maggio 2022, n. 13 (Strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena).
Nello specifico gli interventi proposti, di natura ordinamentale – spiega Cirillo - si rendono necessari al fine di rendere maggiormente agevole il processo di apertura delle strutture di accoglienza per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena.
«Con il primo intervento, infatti, si tende a potenziare la capacità ricettiva delle strutture in argomento, aumentando da un posto a due la possibilità per tali centri di ospitare minori o giovani adulti avviati al percorso di c.d. pronta/prima accoglienza ed a quelli di fuoriuscita dal circuito penale».
L’intervento, ha aggiunto, «è giustificato, purtroppo, dall’aumento significativo delle richieste che provengono dalle strutture ministeriali competenti in materia».
Il secondo intervento mira a razionalizzare gli spazi esterni riservati alle attività dei ragazzi.
Sulla questione ha espresso perplessità il consigliere Ernesto Alecci (Pd), mentre Ferdinando Laghi ha annunciato la propria astensione in quanto il provvedimento è mancante di una relazione dettagliata rispetto alle attività delle strutture.