Cadono quasi tutti sotto la scure dell’assessore Francesco Talarico gli emendamenti alla manovra finanziaria. Il bilancio regionale totalmente ingessato non lascia margini di manovra. E così non passano neanche gli emendamenti presentati dall’ex presidente del Consiglio regionale Nicola Irto che volevano stanziare 2 milioni di euro per medici, infermieri e operatori socio sanitari. Sul punto Nicola Irto ha chiesto la votazione per voto nominale per fare capire chi fosse contrario allo stanziamento in favore di chi è impegnato in prima linea per contrastare il Covid-19. «Una strumentalizzazione» ha detto Baldo Esposito della Cdl sottolineando come i fondi per gli operatori sanitari siano già stati previsti dalla giunta, così come aveva sottolineato Talarico.

Tre milioni per gli studenti fuori sede

Disco verde bipartisan, invece, agli emendamenti che stanziano un milione di euro al Banco Alimentare (con ulteriori 200mila destinati al Banco delle Opere di Carità della Calabria) e tre milioni in favore delle famiglie degli studenti fuori sede rimasti bloccati per l’emergenza sanitaria. Il primo emendamento è stato presentato dal presidente Tallini, mentre il secondo dal consigliere di Fdi Giuseppe Neri.

Nicola Irto nell’annunciare il voto favorevole ha sottolineato come tutti i fondi in questione facessero parte dell’avanzo di amministrazione del Consiglio della sua gestione ammontante nel complesso a circa 8 milioni di euro.

Ritirata la modifica ai vitalizi

A tarda ora, come di consueto, arrivano i provvedimenti più spinosi come il provvedimento “omnibus”, targato Tallini, in relazione a una “manutenzione normativa” di varie leggi regionali. Al suo interno diversi articoli: uno stabilisce la proroga dei termini della legge urbanistica, un altro la possibilità per i Comuni degli Ato rifiuti di costituirsi in Consorzio, infine le norme per superare i rilievi di incostituzionalità sulla legge che aveva previsto la costituzione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria "MaterDomini - Pugliese Ciaccio.” Tale scelta organizzativa, già oggetto di una legge regionale, la n. 6 del 13 marzo 2019 recante: “Integrazione delle Aziende ospedaliere della città capoluogo della Regione”, era stata impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale da parte del governo.

La fusione delle aziende ospedaliere di Catanzaro

«Con gli interventi normativi si intendono superare i rilievi contenuti nel ricorso avanzato dinanzi alla Corte Costituzionale – si legge nella norma – La riorganizzazione delle due aziende, prevista in questo progetto di legge, avverrà per integrazione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio con l'Azienda Ospedaliero - Universitario Mater Domini mediante la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, con personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale ai sensi della vigente normativa statale. Il nuovo soggetto sanitario, avrà sede in Catanzaro ed assumerà il nome di Azienda Ospedaliero-Universitaria "Mater Domini-Pugliese Ciaccio". Quest'ultima subentrerà nei rapporti giuridici attivi e passivi delle Aziende preesistenti mentre, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, saranno definiti i rapporti tra Regione Calabria e l'Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro mediante apposito protocollo d' intesa. Entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Burc del Protocollo di Intesa, il presidente della Giunta provvederà, d’intesa con il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Magna Graecia, alla nomina del Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria "Mater Domini - Pugliese Ciaccio"».

Il presidente Tallini si è detto sicuro che stavolta non ci saranno intoppi in quanto la legge ha già avuto il placet del commissario Cotticelli.

Ritirato l’articolo 4 che, invece, andava a incidere sulla legge di rideterminazione dei vitalizi. Con una modifica alla normativa si proponeva la possibilità di cumulare il trattamento di reversibilità e l’indennità di fine mandato. Prudenza ha suggerito il ritiro dell’articolo.

Niente da fare per la nuova Commissione

Arriva a mezzanotte in Aula la proposta di modifica al regolamento del Consiglio per l’istituzione della nuova Commissione che dovrebbe occuparsi specificamente dei fondi comunitari. Il capogruppo del Pd Domenico Bevacqua, con un colpo a sorpresa, ricorda la disposizione di legge che vieta di proseguire oltre le sei ore il dibattito in Aula e propone il rinvio della parte rimanente dell’ordine del giorno. La proposta trova sponda nelle divisione della maggioranza. Tilde Minasi, capogruppo della Lega, si dice favorevole al rinvio e così per l’istituzione della nuova Commissione ci sarà ancora da aspettare. «Su questo punto ci sarà bisogno di una nuova discussione» le parole del consigliere regionale reggino.