Si è insediata la prima Commissione consiliare per gli “Affari istituzionali, Affari regionali, Riforme e Decentramento” presieduta dal consigliere regionale Franco Sergio.“Abbiamo l’onore e l’opportunità di avviare l’attività istituzionale – ha detto il presidente Sergio – lo facciamo, seppur con un po’ di ritardo, ma cercando responsabilmente di realizzare risultati concreti e conseguire giuste scelte che qualifichino questa legislatura nel segno di progetti di crescita, improntando l’indirizzo politico-legislativo a decisioni che abbiano tra l’altro l’obiettivo di rendere più efficienti le procedure nonché la riduzione dei costi”.


Il lavoro della Commissione dopo i saluti di rito è entrato nel vivo. Il presidente ha stabilito i giorni delle sedute che dovranno essere il martedì e il giovedì e ringraziato tutti coloro svolgono attività di supporto agli organismi consiliari.
Il consigliere Vincenzo Pasqua, ha presentato un articolato normativo diretto a modificare il Regolamento interno del Consiglio regionale per l’istituzione di una Commissione dedicata esclusivamente al tema dell’emergenza occupazionale in Calabria.


Riguardo la proposta di Pasqua i commissari hanno dichiarato. “Pur condividendo ed apprezzando la bontà di un provvedimento che si prefigge di affrontare e contrastare una delle emergenze più gravi della Calabria” è necessaria “una più approfondita valutazione dei costi connessi all’istituzione dell’organismo, attraverso una scheda tecnico-finanziaria, senza sovrapposizioni di competenze”.


“Ci siamo confrontati rispetto ad un provvedimento qualificante e significativo – ha commentato il presidente Sergio – decidendo congiuntamente di valutare e ponderare meglio i contenuti del testo anche attraverso una relazione tecnico-finanziaria ed un parere dell’Ufficio legislativo”.


“In termini costruttivi – ha concluso Franco Sergio – si vuole fornire una prima risposta a quella che rappresenta una delle più grandi emergenze della Calabria, una tragedia sociale, causa di un nuovo inarrestabile fenomeno di emigrazione che impoverisce la nostra terra, contribuendo ad aumentarne la marginalità e l’isolamento. La strada da compiere è lunga e costellata di ostacoli ma l’impegno è massimo per far fuoriuscire la Calabria ‘dalle secche’ in cui si trova e di cui è ostaggio. Da parte mia, posso assicurare fin d’ora che trasfonderò in questo impegno al servizio della massima Istituzione della regione quanto maturato nell’attività sindacale a difesa dei diritti e della dignità delle persone, certo di interpretarne le loro attese più autentiche”.