Consiglio regionale in piena paralisi. E non solo perché dal 22 di novembre non può più legiferare per avere esaurito il proprio mandato, ma anche perché incapace di approvare anche i cosiddetti atti indifferibili, come la legge di bilancio e i rendiconti.

Dopo un’altra giornata di passione, trascorsa tra Commissione “Bilancio” e Conferenza dei Capigruppo, il risultato finale è stato l’ennesimo rinvio. I revisori hanno mantenuto fin qui il parere negativo sul rendiconto 2018, sull’assestamento di Bilancio e sull’autorizzazione all’esercizio provvisorio e il governatore Oliverio ha deciso di non farli arrivare in Aula e prendere ancora tempo.

 

L’escamotage adottato è stato il seguente: apertura della sessione di Bilancio in data utile e rispettando i termini di legge e rinviare la trattazione dei punti più complessi alla seduta di lunedì 2 dicembre. Nel frattempo si spera che possa arrivare il via libera dei Revisori dei Conti che dovrebbero dare il proprio responso entro la giornata di domani.

La Calabria, insomma, rimane ancora appesa ad un filo. E il governo regionale non solo non riesce ad approvare la manovra finanziaria che rimanda alla prossima legislatura, ma addirittura neanche il rendiconto parificato dalla Corte dei Conti. Un fallimento politico che ha pochi uguali nella storia del regionalismo.