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Ad accelerare i tempi ci ha pensato il governatore Mario Oliverio che ha chiesto di rinviare i provvedimenti amministrativi che riguardavano i piani di classifica e la riperimetrazione dei Consorzi di Bonifica.
Il governatore, intervenendo in Aula, ha ribadito la necessità di procedere ad “incontri con le organizzazioni del settore per un approfondimento sul tema. C’è comunque la volontà di approvare i provvedimenti prima della pausa estiva”.
Calabria Verde
Il Consiglio ha poi approvato due proposte di legge che modificano le norme relative all'azienda Calabria Verde, attribuendole, tra l'altro, la funzione di supporto alla protezione civile regionale in caso di calamità naturali.
Servizi per la prima infanzia
Disco verde dell'Assemblea anche alle modifiche alla legge regionale sui servizi educativi per la prima infanzia. La norma inserisce la figura del "tagesmutter", consentendo alle famiglie "di affidare in modo stabile e continuativo i propri figli a operatori educativi appositamente formati" che "forniscono educazione e cura a domicilio". Inoltre, le modifiche approvate prorogano i "termini per l'adeguamento strutturale delle case per la prima infanzia".
Gli altri provvedimenti
Passate in aula anche la proposta di legge che adegua il sistema di rateizzazione dei debiti tributari e delle relative sanzioni e le modifiche alla "disciplina per l'esercizio dell'attivita' agrituristica, didattica e sociale nelle aziende agricole". Il Consiglio ha approvato, inoltre, una proposta di legge su "medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive" che implementa "i centri deputati alla certificazione agonistica, attraverso il coinvolgimento diretto dei centri di medicina dello sport convenzionati con la Fmsi del Coni".
Via libera, infine, anche al "rendiconto dell'esercizio finanziario 2015 e della relazione sulla gestione" e a due modifiche alla legge sulle "procedure per la denuncia di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica" e alla legge regionale approvata nel mese di dicembre sulla societa' di gestione dell'aeroporto di Crotone.
Il nuovo “no” alla centrale a carbone di Saline Joniche
In conclusione di seduta, su proposta del presidente della Commissione contro la ndrangheta Arturo Bova, è stata approvata all’unanimità anche una mozione che impegna la giunta regionale "ad adottare una delibera che confermi il dissenso della Regione alla costruzione della centrale a carbone a Saline Joniche, anche in assenza di esplicita richiesta del Ministero", con "provvedimento motivato" e "indicando, al contempo, proposte alternative di destinazione dell'area interessata".
Sulla mozione il capogruppo de La Sinistra, Giovanni Nucera, ha chiesto alla Giunta quali iniziative intenda prendere "per rendere fruibile quell'area e restituirla ai cittadini". Sul punto è intervenuta l'assessore all'Ambiente, Antonella Rizzo, che ha anticipato l'idea di disporre una consultazione con i residenti dell'area, prima di avviare qualsiasi tipo di iniziativa o progetto sul quel territorio.
Assai soddisfatto per l’approvazione della mozione si è detto il presidente Nicola Irto, al termine dei lavori. "Riveste un alto valore politico la mozione approvata dal Consiglio regionale, su proposta del collega Arturo Bova, per ribadire ancora una volta il 'no' alla centrale a carbone di Saline Joniche. Il documento che ha ottenuto il parere favorevole dell'Aula - ha aggiunto Irto - era quanto mai opportuno alla luce degli ultimi sviluppi di una vicenda giudiziaria e amministrativa che dura ormai da oltre otto anni e che rendeva necessaria un'altra ferma presa di posizione della Regione. Con la mozione si impegna la Giunta, sensibile ai temi della salvaguardia dell'ambiente, ad assumere provvedimenti formali, a cominciare da una propria delibera, in coerenza con il percorso che ha visto finora l'Ente ribadire la propria contrarietà all'opera. Il futuro dell'area di Saline Joniche - ha concluso il presidente Irto - passa da un modello di sviluppo sostenibile e pulito. E' quanto vogliono i calabresi, la cui volontà va rispettata".
Riccardo Tripepi