Tra gli altri, presenti i consiglieri regionali Michele Mirabello e Giuseppe Mangialavori, il presidente della provincia Andrea Niglia e la deputata Dalila Nesci. Presenti anche i rappresentanti dei lavoratori della provincia e i rappresentanti dei sindacati.

 

All'ordine del giorno la mobilità dei dipendenti dalla provincia agli uffici comunali.

 

Ad aprire la seduta del Consiglio comunale Stefano Luciano, presidente del consiglio comunale: 'L'ordine del giorno di oggi supera i confini dell'appartenenza politica, frutto di una convinzione condivisa di tutti i gruppi in consiglio: il diritto al lavoro dei lavoratori della provincia'.

Prosegue Antonio Lo Schiavo: ‘La città di Vibo doveva intervenire perché ha il compito di guidare i processi di riorganizzazione degli enti. Questa provincia deve rompere l’isolamento politico insieme alle nostre rappresentanze istituzionali. Tutti uniti dobbiamo essere in prima fila per fare i fatti, per risolvere i problemi dei dipendenti della provincia di Vibo. Dobbiamo mettere in campo questo piano per la mobilità verso il comune senza lasciare indietro nessuno’.

 

Prende la parola la deputata M5s Dalila Nesci: 'Il M5s non ha responsabilità in questo dissesto ma siamo qui per cercare di essere di aiuto in questa situazione difficile. Chiediamo al deputato del Pd, Bruno Censore, di spingere sul governo per un intervento in favore di tutti i lavoratori del vibonese, non solo per quelli della provincia di Vibo'.

 

'Saluto con soddisfazione l'iniziativa messa in campo. Segna un punto di partenza fondamentale e l'impegno di una classe dirigente per la soluzione dei problemi'. Esordisce così Michele Mirabello (Pd) e prosegue: 'Voglio esprimere la mia solidarietà ai dipendenti dell'ente. Non mi sono recato sul tetto della provincia perchè ho ritenuto che da loro bisognerà andare con le soluzioni al problema. Servono gesti e atti concreti. Noi come regione siamo intervenuti per garantire alcuni stipendi, è successo a gennaio e anche negli ultimi giorni. L'altro versante su cui stiamo lavorando riguarda la partita dell'alleggerimento complessivo della spesa per il personale sul bilancio dell'ente. Il recupero delle funzioni da parte della regione crea anche un problema perchè si riducono i trasferimenti alla regione. Ma lo spostamento di alcuni dipendenti risolve il problema di una buona parte di loro. Altri 35 potrebbero passare ai centri per l'impiego. Questa mattina ho presentato una mozione per mettere in campo questo meccanismo che in questo caso ci permetterebbe di alleviare il bilancio della provincia.

 

E' la volta di Giuseppe Mangialavori (Cdl): 'Faccio un appello al presidente Niglia affinchè si costruisca un tavolo ristretto con tutti i deputati calabresi e i consiglieri regionali. Un incontro che ci permetta di far capire al governo nazionale che esiste un caso Vibo Valentia. Sono state tante le città salvate in questi anni, ora anche Vibo ha bisogno di essere salvata. Il governo deve dare a Vibo i milioni che servono come ha fatto con le altre città'.

 

Luigi De Nardo (segretario Cgil) ha sferzato la politica locale partendo dal caso Gam Oil: 'Buona l'iniziativa ma in questo momento sono almeno 18 le vertenze del lavoro nella provincia. Invito il presidente Niglia con il vicepresidente Viscomi a trovare una soluzione definitiva per i lavoratori. Stavolta potrebbe essere quella giusta'.

 

L'ultimo intervento è di Andrea Niglia, presidente della provincia di Vibo: ' Come farà un comune in dissesto ad assumere altri dipendenti, ad assorbire i dipendenti della provincia? E' un problema del comune di Vibo come quello di Briatico. Innanzitutto noi provincia dobbiamo riequilibrare il bilancio e stiamo lavorando su due tavoli, con il Ministero dell'interno e con la regione, per alleggerire il bilancio appesantito sopratutto dagli stipendi dei dipendenti. Con il lavoro che stiamo facendo nei prossimi mesi dovremmo riuscire a migliorare la situazione. Se riusciamo anche a cedere le strutture sportive noi andiamo anche in avanzo di amministrazione per far respirare la provincia e per farla ripartire. Il provvedimento relativo alla mobilità va attuato nell'immediatezza e per questo ho anche scritto al ministro Madia.

 

Per le scuole abbiamo circa cinque milioni in cassa ma abbiamo 40 milioni di euro di fondi vincolati che potranno essere utilizzati con la deroga al patto di stabilità. Non è la legge Delrio ad averci portato al dissesto ma la cattiva amministrazione. Oggi con la forza del consiglio comunale di Vibo, con la deputazione regionale e quella nazionale, dovremo far riuscire a passare le misure necessarie per liberare le risorse delle province. Dobbiamo intervenire prima che si approvi il decreto sugli enti locali. Se perdiamo questa occasione se ne parlerà a dicembre con la legge di stabilità'.