VIDEO | Approvato il piano industriale di CatanzaroServizi. Lunga seduta dell'assemblea cittadina del Capoluogo di regione dove si sono registrate punte di eccessi dialettici tra Costanzo e Talerico
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Lunga seduta del civico consesso del Capoluogo di regione dove si sono registrate punte di eccessi dialettici. l consiglio comunale di Catanzaro, con 19 voti favorevoli, 2 contrari ed altrettanti astenuti, ha approvato il piano industriale di CatanzaroServizi. Ci sono volute 3 ore piene ed una serie di interventi che hanno in qualche frangente aumentato la temperatura già calda dell'aula, nonostante due 'pinguini' refrigeranti.
Bando ritirato
Strategie di routine ma anche illazioni e tanti mugugni hanno fatto da antipasto ad un'estate torrida anche politicamente per l'amministrazione del capoluogo di regione a guida Nicola Fiorita.
Il ritiro del contestato bando sul rinnovo del servizio rifiuti (fin qui assolto dalla Si.Eco.) poco prima di questo ultimo consiglio comunale di luglio ha disinnescato una bomba politica che comunque durante i lavori ha causato accesi con fronti verbali.
I numerosi dipendenti della partecipata, nervosi per possibili perdite di organico e di diritti, hanno assistito civilmente ai lavori che li vedevano punto focale all'ordine del giorno. Con loro anche tanti operatori della società appaltatrice in scadenza di contratto. Un bacino di circa 300 lavoratori cui dare risposte serie.
Questione di codice
A dare l'annuncio del ritiro del bando il consigliere alleato Antonello Talerico. «La giunta su proposta dell' assessore all'ambiente Arcuri ha inteso adottare un provvedimento di annullamento del Bando. Quindi si procederà ad adottarne uno nuovo individuando il codice alfanumerico corretto a tutela di tutti i lavoratori non soltanto per il livello occupazionale ma anche per le mansioni quindi per le retribuzioni».
Dal suo collega forzista Sergio Costanzo invece le critiche più feroci al sindaco ed alla sua maggioranza, coalizione
che ha dovuto subìre anche le censure procedurali mosse dal gruppo di Azione.
Non siamo garzoni
«Una pratica così importante come quella della Catanzaro Servizi - ha detto al nostro Network il consigliere Stefano Veraldi - non può non passare delle commissioni; ed io non tollero essere trattato dall'apparato amministrativa quindi parlo dirigenti e funzionari come un garzone. Ti impacchettano la pratica e la mandano in commissione il giorno prima senza possibilità di poterla studiare: così non va assoluta bene bene io a questi giochetti non ci sto».
Dimissioni? No comment
L'ibrido politico di appoggio alla giunta di centrosinistra ma di appartenenza gli azzurri schierati all'opposizione, sia pur con il recuperato gruppo di "Talerico Sindaco" sta provocando equivoci e mal di pancia incrociati, pericolosi per la tenuta del civico concesso. Tanto che una fedelissima del primo cittadino, l'assessore alla cultura Donatella Monteverdi ha agitato l'ipotesi di dimissioni. L'interessata ha declinato i microfoni ma a pronunciarsi con una nota è stato Palazzo De Nobili che ha ridimensionando il malumore derubricandolo ad elementi di stimoli e riflessioni per consolidare gli obiettivi elettorali.
Giunta stabile
Sul punto Talerico è tranquillo: «Noi facciamo parte della della maggioranza ed il nostro obiettivo è fare il possibile e anche l'impossibile. La tenuta della Giunta? Assolutamente stabile».
Intanto a breve il sindaco procederà alla sua seconda verifica ed il toto-nomi impazza. Di sicuro ci sarà una staffetta tra ingegneri, con i saluti dell'ormai ex assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Scalise, surrogato da Pasquale Squillace. Entrambi non si sono visti in aula, segno visibile che i rumors sono molto più che voci.