È scivolata via velocemente la seduta del Consiglio comunale a Catanzaro convocata per discutere su un corposo ordine del giorno ma che ha fatto registrato solo qualche vivace botta e risposta tra i banchi dell’opposizione e della maggioranza e una frizione interna al gruppo di Forza Italia dovuto ad un’invasione di campo commessa, a parere del vicecapogruppo Giovanni Merante, dal vicesindaco e coordinatore cittadino del partito azzurro, Ivan Cardamone.

 

Trasparenza nell’assegnazione dei lavori pubblici

La discussione si è aperta con un’ora di ritardo ed è subito entrata nel vivo con la presentazione di un’interrogazione scritta del consigliere di minoranza Eugenio Riccio (Svolta democratica) rivolta al presidente del Consiglio e all’assessore ai Lavori Pubblici con cui si è chiesto se l’amministrazione comunale sia dotata dell’albo dei fornitori dal quale attingere per l’aggiudicazione dei contratti di appalti su lavori, servizi e forniture obbligatoria a partire dall’aprile del 2016.

 

Dubbi sull’efficienza della raccolta differenziata

La minoranza poi non ha fatto sconti sul servizio di raccolta differenziata introdotto ormai da tempo. Con il terzo punto all’ordine del giorno infatti si richiedeva all’aula l’approvazione del regolamento per l’istituzione dell’albo comunale dei compostatori che, secondo quanto riferito in aula dall’assessore all’Ambiente Giampaolo Mungo consentirebbe di ottenere un bonus del 10% da decurtare sulla tassa per i rifiuti. La misura ha lo scopo di innalzare la percentuale della frazione organica incentivando i cittadini all’acquisizione di una compostiera. Ma l’argomento è stato utile alla minoranza per sparare a palle incatenate contro l’amministrazione comunale e contro l’azienda che gestione il servizio in città. Eugenio Riccio ha infatti messo in dubbio la percentuale del 65% che Palazzo De Nobili dice di aver raggiunto con l’introduzione del sistema di raccolta porta a porta criticando la mancata istituzione delle isole ecologiche pur previste nel capitolato d’appalto. Il provvedimento è stato però approvato con il favore di tutti i consiglieri presenti (24).

 

Frizioni interne a Forza Italia

Nel corso del dibattito le considerazioni espresse dal vicensindaco Ivan Cardamone hanno provocato qualche frizione all’interno del gruppo di Forza Italia. Il vicecapogruppo Giovanni Merante ha infatti censurato l’intervento dell’esponente della giunta teso a manifestare apprezzamento nei confronti della deliberazione relazionata dall’assessore Mungo.

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Questione di metodo

Un vivace botta e risposta si è invece registrato sull’approvazione della risoluzione finalizzata ad istituire il nucleo di reparto mobile della polizia a Catanzaro. L’iniziativa è stata assunta dalla consigliera di Fi Roberta Gallo e ha trovato l’appoggio della maggioranza (con 19 firmatari) ma non di tutta la minoranza. Gli esponenti dell’opposizione hanno infatti criticato le modalità con cui si è proceduto a presentare la mozione. Sarebbe stato infatti gradito un coinvolgimento prima di giungere a consumare il passaggio in aula, è in sintesi il pensiero espresso da Nicola Fiorita, leader del movimento civico Cambiavento. “Dal momento che dovremmo confrontaci in questa aula per i prossimi cinque anni è bene intenderci su cosa la maggioranza intenda per collaborazione. Se si intende che gli esponenti di minoranza devono rendersi disponibili a votare favorevolmente le vostre proposte non lo trovo accettabile”. La risoluzione ha trovato il favore di 20 consiglieri e l’opposizione di tre (Gianmichele Bosco, Nicola Fiorita e Roberto Guerriero).

 

Votazioni

Si è quindi proceduto alle elezioni con scrutinio segreto della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari per la Corte d’Assise e la Corte d’Appello. L’iter prevedeva l’indicazione di un esponente della maggioranza e di un rappresentante della minoranza. Giuseppe Pisano (Officine del Sud) è stato eletto con 17 voti e Lorenzo Costa (Pd) con 6 voti. Un solo voto è andato a Francesco Gironda (Officine del sud). La commissione sarà quindi composta dai due consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti e dal sindaco Sergio Abramo in qualità di presidente dell’organo

 

Conta interna

I restanti cinque punti all’ordine del giorno – l’autorizzazione alla stipula di una transazione con un privato conseguente all’occupazione illegittima di un terreno da parte del Comune per la realizzazione dei lavori di urbanizzazione primaria a Pistoia e quattro debiti fuori bilancio – sono stati approvati con 18 voti favorevoli dalla sola maggioranza. I consiglieri di minoranza hanno infatti abbandonato l’aula e per qualche minuto tra gli scranni della maggioranza si è proceduto alla conta interna per evitare l’interruzione della seduta per sopravvenuta mancanza del numero legale.

 

Luana Costa