C’era anche l’ex Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini, al congresso provinciale di Azione a Cosenza. Accompagnata dal senatore Marco Lombardo e dai consiglieri regionali Giuseppe Graziano e Francesco De Nisi, ha dato il via ai lavori che porteranno all’elezione di Giovanni Lefosse quale segretario provinciale. La sua mozione è unitaria, segno che il partito si è dimostrato coeso sul suo conto.

Gelmini è stata netta: «Il Terzo Polo esiste e vuole crescere - ha detto -. Con Carlo Calenda vogliamo scardinare il bipolarismo destra-sinistra che non ha prodotto alcun risultato. In Azione convivono la tradizione liberalista-sociale di Rosselli e di Gobetti e una tradizione più popolare. Al centro vogliamo mettere i cittadini, a partire dalla sanità pubblica che è diventata un problema serio. La finanziaria del Governo Meloni ha scelto di definanziarla, mettendo quindi a rischio la salute degli italiani. Il Mezzogiorno è volano di crescita e di sviluppo, anche grazie al Pnrr».

Maria Stella Gelmini ha lanciato proprio ieri un “Manifesto Popolare” insieme a Mara Carfagna ed Elena Bonetti. «Abbiamo dedicato un paragrafo proprio al sud, finalizzato a consentire la costruzione di nuove infrastrutture e ad azzerare le differenze con il nord. Non possiamo disperdere le risorse che l’Europa mette a disposizione con il Pnrr e siamo contenti che sia arrivata la terza rata. Ora attendiamo la quarta, ma contestualmente Meloni deve diventare anche europeista e non solo atlantista con ciò che sta succedendo in Medio - Oriente. Ci fidiamo della Nato, ma serve Europa forte».

Chiusura dedicata all’ambiguità di Azione tra il governo regionale e quello comunale di Cosenza. Al fianco di Occhiuto da una parte, di Caruso dall’altro. «Azione si colloca con persone competenti e meritevoli – ha tagliato corto -. Il problema non è dirsi di destra o di sinistra, ma fare le cose e scegliere le persone migliori per realizzarle. Lo sforzo che facciamo con Calenda e Lombardo in Calabria è proprio questo».