Non si arresta lo scontro sulle convezioni di circolo innescato dalla mozione Boccia che ha denunciato agli organismi nazionali di garanzia presunte irregolarità in Calabria
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Nonostante le consultazioni precongressuali dei circoli Pd siano ormai archiviate, gli strascichi polemici non sembrano arrestarsi.
A tenere banco negli ultimi giorni è la polemica infuocata tra la coordinatrice regionale della mozione Boccia, Alessia Bausone, e i vertici del Pd di Crotone, che secondo l’esponente democrat sarebbero responsabili di scarsa trasparenza nell’organizzazione delle convenzioni. Obiezioni alle quali Giuseppe Dell’Aquila, segretario organizzativo Pd di Crotone, e Pietro Secreti, presidente della Commissione di garanzia per il congresso, hanno risposto sostenendo che «Bausone mente sapendo di mentire».
Puntuale, è arrivata la controreplica della diretta interessata: «Leggo lo sfogo di due rappresentanti del Pd crotonese che, come minipimer, robottini da cucina, ancorché arrugginiti e settati male, eseguono l’ordine di annacquare la portata politica della decisione del Partito democratico nazionale (ripeto, presieduta dall’On. Gianni Dal Moro, non dalla Bausone) di stigmatizzare l’operato dei notabili(ni) della Federazione nell’iter congressuale delle convenzioni, improntato alla scorrettezza, disprezzo delle regole e principio di chiusura e autoconservazione».
«Fermo restando - incalza Bausone - le mancate risposte alle domande fondamentali che ho posto su certificazione degli iscritti, convocazione degli iscritti online e soldi dei rinnovi delle tessere, i due rappresentanti mi accusano di non aver chiesto il permesso di entrare nei circoli che loro militarizzano. Au contraire, fin da subito ho chiesto al responsabile regionale organizzazione Giovanni Puccio e al segretario provinciale Gino Murgi di ricevere il calendario delle convenzioni, non pubblico né pubblicato da nessuna parte, al fine di poter presenziare alle riunioni di circolo che, come sappiamo, da più parti non si sono tenute, con risultati decisi a tavolino e, probabilmente, non a Crotone».
Insomma, l’esponente democrat catanzarese, già nota per la sua tenacia nelle polemiche interne al partito, non arretra. «Quanto accaduto - conclude Bausone - dimostra il corretto operato della Commissione nazionale per il congresso e il dato politico di una federazione screditata da dirigenti autoreferenziali che gestiscono il Partito in maniera proprietaria e con spregiudicata e spudorata assenza di trasparenza e rispetto delle regole statutarie, secondo i desiderata provenienti da Cosenza».