"Ho seguito con una certa curiosità i resoconti stampa del Congresso Nazionale della CISAL che ha visto la rielezione a segretario del vibonese Francesco Cavallaro. L’ho seguito nel tentativo di comprendere, e, da osservatore interessato, meglio interpretare le evoluzioni politiche di quest’ultimo - ha dichiarato Mirabello -Fatico a seguire il filo logico e politico che conduce le posizioni politiche del leader sindacale che a Rimini si pone in posizione molto critica con il governo Renzi, che contesta alla radice in un’ottica evidentemente conservatrice a partire dall’impegno sulle riforme, che in Calabria con note stampa contesta il governatore Oliverio, a Vibo invece guida da vero e proprio regista quell’accorduni che tanto ha messo in difficoltà il Partito Democratico di tutti i livelli, compreso quello nazionale, e poi al contempo menar vanto della presenza a Rimini del Vice presidente della giunta Enzo Ciconte".

"Pur volendo sorvolare sulla improvvida presenza di quest’ultimo al Congresso Cisal, resta però da dipanare per gli osservatori meno attenti, la matassa del tormentato  rapporto tra Cavallaro e il PD. Non si può pensare di poter costruire e costituire contropoteri trasversali nell’ombra politica nella provincia e nella città di Vibo e poi sommessamente ammiccare in maniera ambigua al governo regionale. Cavallaro è stato in estrema sintesi e sino ad oggi un avversario agguerrito del PD ad ogni livello istituzionale - conclude il consigliere regionale del Pd -Non poniamo limiti alla provvidenza, per amor del cielo, ma di ipocrisie questo territorio  penso non ne abbia proprio bisogno".