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I numeri, oltre alla riconferma del segretario provinciale Luigi Guglielmelli, certificano la ritrovata unità all’interno del Partito Democratico a Cosenza. Ampio il consenso intorno al candidato espressione degli apparati istituzionali al governo della Regione, ma anche della corrente di Carlo Guccione. Il rappresentante della mozione Orlando ha abbandonato il sentiero di rottura imboccato nella fase precongressuale, convergendo in corsa su Guglielmelli, attratto forse dalle sirene parlamentari. In seno al partito, dopo l'approvazione del Rosatellum, è aperta la partita delle candidature per le politiche per le quali è imminente l'apertura della campagna elettorale.
La performance dell’antagonista di Guglielmelli, Angela Donato, attestata sul 7%, è comunque di rilievo. Aria Nuova si conferma componente minoritaria ma importante.
Gli esponenti della corrente rappresentata da Graziano Di Natale hanno lamentato il rinvio del dibattito: «La tanta reclamata unità – si legge in una nota - si è infranta sul muro di gomma costruito ad arte da chi crede di poter gestire il partito come si gestisce casa propria. Oggi si è celebrata la giornata più brutta dell'ultimo periodo. Non si è data la possibilità a nessun delegato all' assemblea, iscritto dall'inizio dei lavori, di poter esprimere il proprio pensiero quasi a voler tenere basso il dibattito ma soprattutto le diversità di vedute su come viene gestito il partito democratico in provincia di Cosenza. Il rinvio della discussione ad altra data è sinonimo della paura di affrontare il dibattito ma soprattutto è un metodo vecchio che non siamo più disposti ad accettare».
Presenti al congresso, ospitato nel Cinema Aroldo Tieri di Piazza Amendola, sia il presidente della Regione Mario Oliverio, sia il segretario regionale Ernesto Magorno.
Salvatore Bruno