Un provvedimento in linea con le ultime sentenze del Consiglio di Stato. Verrà licenziato in settimana e consentirà di prolungare le concessioni ma solo nei casi in cui verranno avviate le gare. Talerico contro la proposta di legge della Lega: «Si rischia solo di innescare una serie di contenziosi»
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Sembra l’uovo di Colombo e forse lo è. L’atto che in settimana licenzierà la giunta regionale potrebbe salvare l’estate per proprietari di lidi e bagnanti. Ne è convinto il consigliere regionale Antonello Talerico, fresco di passaggio con Forza Italia, che da giurista ha suggerito la soluzione al presidente Occhiuto. Una soluzione che è in linea con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato e che dovrebbe mettere al riparo le amministrazioni comunali da eventuali ricorsi e contenziosi. Praticamente la norma rende possibile le proroghe tecniche, a patto però che si avviino le gare. La proroga durerà fino all’espletamento della gara. Nelle more si dice in termini giuridici. Talerico annuncia anche che per agevolare il compito dei tecnici comunali, all’atto della giunta sarà allegato uno schema di contratto che dovranno sottoscrivere conduttore (Comune) e affidatario (gestore del lido). Un modo anche per tranquillizzare i burocrati comunali che avranno i loro atti sotto l’ombrello della Regione.
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Sarà sufficiente una cosa così semplice? Talerico dice di sì anche alla luce della recentissima sentenza del Consiglio di Stato, depositata ieri, che riassume fra l'altro tutti i pronunciamenti che ci sono stati in materia. Non solo ma il presupposto giuridico dell’atto sarebbe l’art. 10 del Regolamento di attuazione del Codice della Navigazione che disciplina proprio le concessioni provvisorie.
«La soluzione - spiega Talerico - è stata già considerata percorribile dal Tar Catanzaro con una recente sentenza (N. 653 del 23.04.2024) che metterebbe al riparo i diritti dei balneari in attesa dei decreti legislativi di attuazione e dell’avvio delle procedure di gara»
Non funziona invece la proposta di legge presentata dalla Lega. Su questo Talerico dice che non c’entrano nulla le frizioni e i piccoli dispetti politici che si stanno facendo i due partiti, ma che la questione è soltanto di merito.
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Il primo problema sono i tempi. Per varare la legge regionale servirebbero mesi e si arriverebbe, se tutto fila liscio, almeno a luglio. Il secondo problema è che una legge così fatto violerebbe la competenza esclusiva dello Stato in materia. Niente di più facile quindi che la legge venga impugnata dal Governo ma anche da terzi interessati ad ottenere la concessione balneare. Insomma la strada tracciata dalla Lega «richiede tempi incompatibili con le esigenze dei Comuni e dei titolari dei vari lidi e strutture balneari e, si sarebbe tradotta - continua Talerico - in una mera proposta di bandiera senza alcuna utilità rispetto alla imminente stagione estiva, così creando ulteriori aspettative nei tanti imprenditori e amministratori comunali che attendono invece soluzioni concrete e non di facciata».
Di questi temi si parlerà ancora. Precisamente il prossimo 4 giugno a Catanzaro dove unitamente alla Scuola Forense presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro e, con il patrocinio della Regione Calabria, del Consiglio nazionale forense, degli Ordini professionali coinvolti nella specifica materia (avvocati, ingegneri, architetti e geometri), nonché dell’Anci, della Camera amministrativa distrettuale, dell’Adgi, si terrà un importante convegno/incontro. Parteciperanno quali relatori il consigliere di Stato Sergio Zeuli, già componente del Collegio che ha adottato le recenti ordinanze in materia di concessioni balneari, il consigliere Carlo Di Bello del Tar Bari, la prof.ssa Anna Sia, docente Diritto della Navigazione presso Umg, il presidente del Tar di Catanzaro, Giancarlo Pennetti ed il presidente del Tar di Salerno, Nicola Durante e l’assessore con delega anche al Patrimonio e Demanio Comune di Catanzaro, Antonio Borelli.
Nel convegno si approfondiranno gli aspetti tecnici, ma la giunta regionale ha già pronta la soluzione.