C’è il piano giuridico, sul quale il caos regna abbastanza sovrano, ma c’è anche quello politico. La questione delle concessioni balneari sta virando proprio sul secondo. Come aveva annunciato a LaCnews24 il consigliere regionale di Forza Italia, l’avvocato Antonello Talerico, la giunta ieri ha deliberato un atto di indirizzo sulla questione. Il presupposto è che in Calabria di spiaggia libera ne abbiamo abbastanza e quindi non c’è il presupposto della scarsità della risorsa che sta alla base della direttiva Europea Bolkestein emanata per garantire il rispetto della concorrenza.

Il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, in uno scoppiettante video mostra le spiagge del nord Italia, zeppe di stabilimenti, e quelle della Calabria, bellissime e quasi deserte. Per il presidente la direttive europea non si applica in Calabria perchè non c’è il presupposto della scarsità della risorsa.

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Gli effetti sugli elettori

In attesa che la vicenda venga meglio regolata dal Parlamento italiano ed europeo, non sappiamo se dal punto di vista giuridico il ragionamento abbia fondamento. Meglio quindi fermarsi all’aspetto politico. Dal punto di vista comunicativo Occhiuto sembra aver fatto centro di nuovo. Dire ai gestori dei lidi che possono stare tranquilli è un buon colpo in chiave elettorale visto che in Calabria insistono circa 2000 attività balneari che danno lavoro a quasi ventimila persone. Difatti la candidata sindaco del centrodestra di Corigliano Rossano, Pasqualina Straface, è andata subito all’incasso. «L’ultima iniziativa del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto e della giunta regionale - ha detto - rafforza l’impegno che abbiamo assunto da tempo con tutti gli operatori balneari di Corigliano Rossano e del territorio con i quali non abbiamo mai smesso di confrontarci: blindare le concessioni fino al 2033». Molto probabilmente diranno qualcosa di simile anche gli altri candidati del centrodestra dei comuni costieri.

I dubbi del Pd

Il Pd ha fatto due più due e alla fine ha gridato al solito spot elettorale. «Va bene ogni tipo di impegno e iniziativa per tutelare l’economia della Calabria, rilanciare il turismo e anche salvaguardare i diritti dei balneari. Anche se ci sono non pochi dubbi, sia dal punto di vista tecnico che legislativo, sulla legittimità dell’iniziativa della giunta regionale che decide, di proprio arbitrio, di non applicare la direttiva Bolkestein», si legge in una nota stampa dei consiglieri del gruppo del Pd di palazzo Campanella.

«Considerata l’intricata vicenda che dura da lungo tempo e sta impegnando sia il governo nazionale che quelli regionali, la decisione assunta da Occhiuto potrebbe essere anche considerata come un’improvvida fuga in avanti. Ma – spiegano i consiglieri del Pd – quello che balza ancora più agli occhi è la tempistica della decisione e il modo di diffonderla scelto dal presidente Occhiuto. Improvvisamente la questione viene sollevata, con il solito tam tam sui social, a pochi giorni dalle elezioni europee, facendo assumere alla decisione del governatore un evidente effetto di spot elettorale».

Uno spot che a noi sembra andare anche contro gli alleati del Governatore. «Da mesi si parla di autonomia differenziata e di regionalismo, perché se ne deve parlare sempre secondo l’interesse di alcuni? In questo caso la Calabria il problema che hanno altre regioni non ce l’ha. In Calabria la ‘risorsa spiaggia’ non è scarsa. Qualcuno in passato diceva ‘padroni a casa nostra’. In questo caso siamo noi calabresi che sommessamente diciamo: ‘sulla Bolkestein padroni a casa nostra».

I commenti positivi della Lega

Chi è che a cuore l’autonomia differenziata? Ovviamente gli alleati della Lega. Per inciso il gruppo regionale del Carroccio aveva presentato una proposta di legge in materia che è stata brutalmente bypassata dall’atto di giunta.

Il consigliere regionale leghista, Pietro Molinaro non sembra essere d’accordo e si lancia in un commento entusiasta sul video di Occhiuto «l’atto della Giunta regionale coglie appieno l’obiettivo politico della nostra proposta di legge, e non asseconda le sirene e le sottigliezze di chi voleva orientare la Giunta verso altri lidi. Ancora una volta il presidente Occhiuto, e la sua Giunta hanno fatto centro, esprimendo un atto politico di grande rilevanza strategica ed economica per la nostra regione che evita il caos all’inizio della stagione».

Dire soltanto che Occhiuto ha fatto centro a Molinaro è sembrato riduttivo, così ha continuato scrivendo che «la Giunta  ha affermato la nostra specificità di regione in cui non vi è scarsità della risorsa spiaggia, pertanto, in conformità a quanto disciplinato dalla Direttiva Bolkestein, in Calabria, gli attuali concessionari possono continuare ad operare, e contestualmente potranno essere messe a bando, porzioni delle attuali spiagge libere. Questa è la nuova politica che sta facendo crescere la credibilità della Calabria, sui tavoli istituzionali italiani ed europei. Una Calabria, conclude Molinaro, che sa stare alle regole del gioco, ma non rinuncia a fare il proprio gioco all’attacco per perseguire il primario e sostanziale interesse dei calabresi».