La componente della direzione nazionale dem sottolinea come la costa calabrese sia «la meno interessata dal momento che l'area occupata dai lidi è solo del 3,7%» e invita il Governo a «procedere subito a una mappatura del territorio italiano»
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«È auspicabile che di fronte al richiamo di Salvini il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, non faccia marcia indietro sull'approvazione della delibera di giunta regionale che potrebbe mettere in condizione i balneari calabresi di operare nella certezza di poter tutelare i loro diritti». Ad affermarlo in una nota è Enza Bruno Bossio, componente della Direzione nazionale del Pd, che aggiunge: «Il Governo Meloni avrebbe fatto bene a fare meno propaganda populista e a promuovere una iniziativa legislativa coerente con la sentenza della Corte Europea di Giustizia di aprile del 2023. Infatti, essa pur ribadendo che la direttiva Bolkestein si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo, contestualmente evidenza come “non sia ostativa a che la scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili sia valutata combinando un approccio generale e astratto, a livello nazionale, e un approccio caso per caso, basato su una analisi del territorio costiero del comune in questione”. È necessario che i criteri adottati da uno Stato membro per valutare la scarsità delle risorse naturali utilizzabili si basino su parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati».
«In sostanza - prosegue Bruno Bossio - la direttiva Bolkestein dovrebbe essere applicata solo alle aree a risorse naturali scarse. La costa calabrese è, di fatto, la meno interessata agli effetti della direttiva europea dal momento che l'area occupata dai lidi in concessione è solo del 3,7 per cento a differenza del Veneto dove è il 23,5 per cento e a fronte del 33 per cento delle aree disponibili che a livello nazionale sono sottoposte a concessioni. È il Governo nazionale, dunque, che deve procedere subito ad una mappatura dell'intero territorio costiero italiano. Ciò è prioritario affinché la Commissione Europea possa valutare non in astratto ma nello specifico dove la Bolkestein ha ragione di essere effettivamente applicata».