Regione e Asp a confronto con i sindaci sui problemi del settore. La manager Di Furia: «Guardie mediche? Si decida insieme dove tenerle aperte». Fragomeni (Siderno): «Un nuovo decreto del governo per evitare che i concorsi vadano deserti»
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I sindaci chiamano, Regione e Asp rispondono. Dopo l’ultima assemblea degli amministratori locali della Locride, che hanno posto l’accento soprattutto sull’isolamento sanitario di diversi centri del territorio, ieri la manager dell’azienda sanitaria provinciale reggina Lucia Di Furia insieme al governatore Roberto Occhiuto è stata a Locri a confrontarsi con i primi cittadini. Sul tavolo la cronica carenza di personale. «Qui a Locri negli ultimi due anni abbiamo fatto molte assunzioni – ha detto il presidente della giunta regionale – Se non le avessimo fatte questo ospedale sarebbe chiuso. Chiaramente resta molto da fare. Tra chiudere gli ospedali o assumere medici cubani ho scelto la strada più difficile, mandandoli qui e non in altre parti della Calabria. Guardie mediche? C’è difficoltà a reperire personale sanitario. Stiamo affrontando il problema cercando di coprire le zone carenti. Le critiche ci stimolano».
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Dal canto suo il commissario dell’Asp di Reggio, pur ammettendo le oggettive difficoltà, ha rivendicato con forza i risultati ottenuti. «Abbiamo fatto molte assunzioni – ha espresso il commissario – incrementando l’organico del pronto soccorso dell’ospedale di Locri con infermieri, poi bisogna essere capaci di non mandare tutti in ferie nello stesso periodo. Serve programmare bene».
Di stretta attualità la sospensione del servizio di guardia medica in molti comuni del territorio. «Serve fare un ragionamento serio con i sindaci. Se ce ne possiamo permettere un numero più limitato, si sceglie insieme dove tenerle, che siano baricentriche rispetto alle esigenze dei cittadini. È un problema nazionale, i medici non si trovano perché è stata fatta male la programmazione in tutta Italia. E poi si crea un altro problema, con la fuga dei nostri medici neo laureati molto bravi e all’estero li vogliono tutti perché sono pagati meglio. Ambulanze senza medico a bordo? Sono previste in tutta Italia, non c’è da stupirsi, bisogna scegliere l’ambulanza per l’esigenza giusta. Chi le deve mandare lo deve fare in modo corretto».
Nonostante le rassicurazioni di Regione e Asp, tra i sindaci serpeggia ancora molto scetticismo. «Credo che sulla mancanza di personale bisogna intervenire in modo deciso – ha ribadito il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni, delegata dei primi cittadini nella conferenza dei sindaci dell’Asp – Occhiuto con la sua autorevolezza deve chiedere un nuovo decreto al Governo dove vengano immesse nuove risorse per le zone disagiate in modo tale che i concorsi vengano resi più attrattivi, altrimenti continueranno ad andare deserti e questa zona continuerà ad avere problemi di carenza di personale. Guardia Medica? ci sono delle zone dove la distanza territoriale è tale per cui necessitano delle presenze di questo presidio. Io ho proposto che avrei messo a disposizione la guardia medica di Siderno per distribuirla nelle zone più lontane. Ma bisogna ragionarne e discutere. Sono contraria al modello Lombardia per il 118 che è stato importato in Calabria perché non sta funzionando. Così si rischia di morire con queste ambulanze non medicalizzate».