Il consigliere regionale chiede al Governo di ripetere quanto fatto per la città dello Stretto. E di cancellare il debito. «No a figli e figliastri»
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«In questi anni il Comune di Vibo Valentia è rimasto schiacciato per i debiti, piano di rientro e, di conseguenza, nei rapporti con i cittadini alla luce della qualità dei servizi offerti. Sono evidenti le difficoltà finanziarie tanto da porre l’ente sull’orlo del secondo dissesto. Ecco perché, non lo dico io ma gli esperti del settore, serve un intervento deciso da parte del Governo affinché, così come fatto per Reggio Calabria, sia cancellato definitivamente, quel debito ingiusto».
È la richiesta del consigliere regionale del gruppo “Santelli presidente”, Vito Pitaro.
«Non può il Governo italiano – spiega – emanare decreti solo per i comuni appartenenti al proprio colore politico. Prenda esempio da Governo regionale guidato dal presidente Santelli, che sin dal suo insediamento si è posto quale riferimento di tutte le amministrazioni comunali calabresi, tutte. Bene fa il sindaco della città di Vibo Valentia a richiamare alle proprie responsabilità i rappresentanti istituzionali dei partiti di Governo. Si tuteli la città di Vibo Valentia e si lavori insieme, affinché venga emanato un decreto salva Vibo al più presto».
«C’è da tirare fuori dal pantano il bilancio della città capoluogo. Lo si faccia – conclude Pitaro – mettendo da parte i colori politici facendo capire a chi oggi governa il nostro Paese che non è accettabile fare figli e figliastri in funzione della tessera che si ha».