La lista politicamente peggio assortita di tutta la coalizione al momento resta fuori dalla giunta. Fin quando non risolverà le questioni interne, infatti, Fratelli d’Italia non avrà rappresentanza nell’esecutivo che ha ufficialmente varato Maria Limardo. Il sindaco di Vibo Valentia ha avuto alcuni incontri con i rappresentanti delle forze che ancora non avevano dato conferma sul nominativo scelto. Erano tre le pratiche aperte: Rinasci Vibo, che con la defezione di Giacomo Consoli doveva individuare un sostituto per l’Urbanistica; Forza Porto Santa Venere, che non aveva ancora sciolto le riserve su chi nominare tra Daniela Rotino e Rosa Chiaravalloti; e Fratelli d’Italia appunto, con una guerra intestina in atto tra la componente cittadina del trio Anello-La Gamba-Curello e il commissario provinciale Antonello Fuscà, al quale è più vicino invece il gruppo di Vincenzo Pasqua, a cominciare dal consigliere Antonio Schiavello.

 

Ebbene, nel primo caso la lista di Tonino Daffinà ha individuato il sostituto dell’ex dirigente provinciale e comunale in un altro ex dirigente comunale. Si tratta di Pasquale Scalamogna, ingegnere, che ricoprì l’incarico di dirigente dei Lavori pubblici durante l’amministrazione di Nicola D’Agostino. Stesso ruolo ricoperto anche in molti altri enti del Vibonese. È su di lui che si è chiuso il cerchio. Scalamogna è stato individuato quale figura idonea per competenze ad assumere uno degli incarichi più delicati dell’intera macchina politico-amministrativa di Palazzo Luigi Razza, superando anche la concorrenza di Silvana De Carolis. Partita chiusa anche nella lista di Vibo Marina, che ha in Daniela Rotino l'assessore alla Cultura. Quanto a Fratelli d’Italia, come detto, il primo cittadino attenderà che il partito risolva le questioni interne per nominare un assessore. Nel frattempo l’intenzione è di partire con una giunta ad otto assessori, per aggiungere il nono in corsa. Conferme per gli altri nomi: Domenico Primerano agli Affari generali in quota sindaco. Maria Nardo al Bilancio e Franca Falduto alla Pubblica istruzione in quota Forza Italia. Giovanni Russo ai Lavori pubblici e Gaetano Pacenza alle Attività produttive in quota Città futura. Vincenzo Bruni all'Ambiente in quota Udc.