Ha concluso nella sua Taurianova la giornata forse più complicata da quando guida la Regione, quella coincisa col varo di una ordinanza anticovid che chiude le scuole superiori e ordina la coprifuoco, ma il fuori programma di Nino Spirlì è ugualmente destinato a far discutere.

 

Il presidente ff si è materializzato nella parte finale del consiglio comunale per l'insediamento del sindaco Roy Biasi, che, quando non tutti i punti all'ordine del giorno erano stati snocciolati, lo ha invitato a sedere nell'emiciclo e - nella sorpresa generale - gli ha concesso di parlare «per salutare l'avvio di una consiliatura che sarà proficua». Imbarazzo in sala, ma silenzio dell'opposizione, per l'intervento che ha reso "aperto" un consiglio comunale che tale non era - visto fra l'altro che è avvenuto nel ferreo rispetto delle norme anticovid, quindi a porte chiuse e con i giornalisti che hanno dovuto presentare una autocertificazione per poter seguire i lavori - che poi è continuato con la trattazione normale dell'odg.

 

Fatale per l'incidente rispetto al protocollo, il battesimo della prima giunta leghista della Calabria e, forse, lo spirito da campagna elettorale che già si respira, visto che Spirlì - nel fare gli auguri all'assemblea - ha parlato per circa 10 minuti della necessità che «la politica cittadina ritrovi lo spirito unitario di un tempo».

 

Un richiamo all'ambito locale che è quanto di più lontano dalle reali problematiche che l'emergenza sanitaria pone davanti ai calabresi in questo momento drammatico, che il sostituto di Jole Santelli esorcizza partecipando alla "festa" del partito nelle cui fila certamente questa volta si dovrà candidare per un posto in consiglio regionale.