Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Era stata l'auto sospensione della consigliera comunale del gruppo Lamezia Unita Marialucia Raso a motivare la prima visita di rappresentanti della prefettura a via Perugini. La consigliera, compagna di Alessandro Gualtieri, arrestato nell'ambito dell'operazione Crisalide, dopo vari strattonamenti per la giacchetta e richieste di dimissioni piovute da più parti, aveva deciso di adottare questo anomalo provvedimento. Quello di mettere in stand by la sua attività politica fino a quando la situazione non si fosse chiarita. Peccato che questo strumento non sia previsto e che il Prefetto abbia voluto sapere come mai fosse stato recepito e accolto.
Il sindaco Paolo Mascaro ha spiegato a LaCNews24 che la Raso non ha mai fatto comunicazioni ufficiali limitandosi ad informare solo la stampa. Ecco perché per il primo cittadino la consigliera è ancora a pieno titolo in attività. Due le strade allora prospettate da Mascaro. Se la Raso continuerà a non presentarsi in consiglio, superato il numero massimo di assenze, verrà fatta decadere dal ruolo. Altrimenti, sarà lui stesso a chiederle di dimettersi e di uscire dalla sua maggioranza.
Il gruppo consiliare Lamezia Unita si sente però minacciato nella sua interezza: “Siamo sbigottiti, dal momento che lui sa perfettamente che la nostra posizione sulla vicenda è stata ed è assolutamente intransigente, non la strombazziamo per non fare demagogia a buon mercato a spese di una ragazza nata negli anni Novanta. Questo però - continuano - non ci impedito di essere con lei chiari, sinceri e rigorosi e, curiosamente, il sindaco tutte queste cose le conosce, sa bene però anche che le dimissioni della Raso le può firmare solo la Raso, Lamezia Unita non può diventare oggetto di speculazione, questo non possiamo consentirlo. Quanto alla possibilità di uscire dalla maggioranza, evitiamo una risposta politica, che sarebbe, in questo momento, controproducente per la città”.