Il sindaco sembra scatenato in vista delle Regionali e organizza cene a ritmo continuo. E a tavola con lui pare si stiano sedendo in parecchi, compreso Giovanni Merante
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Il sindaco Sergio Abramo spesso a cena nei ristoranti catanzaresi nell’ultimo periodo. Sembra infatti che da qualche settimana a questa parte passi poche sere in casa, probabilmente perché si approssimano le Regionali - e non solo - e davanti a qualche gustosa pietanza si discute meglio. Pure di politica. Comunque sia, stavolta il commensale abramiano dovrebbe essere stato il commissario provinciale (o coordinatore, nel caso di specie fa poca differenza) dell’Udc Giovanni Merante con cui ha sempre avuto un rapporto di grande consuetudine, ma non privo di momenti di frizione. Già, screzi verificatisi persino nel periodo in cui lo stesso neo-dirigente locale dell’Unione di Centro, democristiano doc anche se con qualche passaggio pure recente in altre forze del centrodestra, è stato in Giunta con il plurisindaco. Ma senza incrinare in modo irreparabile i rapporti fra i due. Mai. Anzi, il dialogo è in realtà sempre rimasto buono. E sta di fatto che ora il confronto avrebbe dato vita a un nuovo accordo.
Attenzione, però. Perché si rischierebbe di non capire il motivo per cui un primo cittadino dichiaratamente e inamovibilmente di centrodestra da metà anni Novanta a oggi sia in antitesi - seppur momentanea e contingente - con un rappresentante dello Scudocrociato. La spiegazione è semplice. E si rinviene nel fatto che il partito del segretario nazionale Lorenzo Cesa alle Amministrative del capoluogo del 2017 ha appoggiato l’antagonista di Abramo, Vincenzo Ciconte. Un competitor che era alla guida di uno schieramento di centrosinistra. Fatto che ha giocoforza relegato l’Udc all’opposizione. Nel frattempo, tuttavia, la minoranza è letteralmente evaporata. Quasi sparita. E, coincidenza davvero curiosa, a condurla in modo pure battagliero è finora stato il leader di FpC, Sergio Costanzo, che con ogni probabilità si candiderà alle Regionali proprio nelle file dell’Udc malgrado abbia preannunciato di non voler desistere dal pungolare il sindaco.
Malgrado ciò, sembra non esserci più molto spazio per un contrasto intransigente ad Abramo. Che peraltro è ormai destinato a una poltrona di grande prestigio nella Giunta della Cittadella. Una posto al sole da cui intraprendere un percorso diverso, lontano da Palazzo De Nobili. Una sede che avrà quindi presto un facente funzioni e molto probabilmente un altro Esecutivo rispetto a quello attuale. Una squadra che a breve potrebbe però annoverare anche un membro proprio dell’Udc. E già, perché sebbene Merante abbia sempre smentito un interesse del partito per una simile forma di riconoscimento, da parte del sindaco, al lavoro fatto per la città si sa che presto o tardi una postazione di “gestione” fa - anche legittimamente - comodo a tutti.