Salvatore Riga e Vincenzo Familiari si determineranno «di volta in volta in base alle proposte che arriveranno in Consiglio e con senso di responsabilità nei confronti della città»
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«Noi usciamo fuori dalla maggioranza e da questo momento ci poniamo in una posizione costruttiva». Ad annunciarlo, a margine della seduta del Consiglio comunale di Crotone di oggi pomeriggio, il consigliere Salvatore Riga, facendosi portavoce anche del collega Vincenzo Familiari. Si fa sempre più debole, dunque, il sostegno del sindaco, Vincenzo Voce, in Consiglio, dove perde due dei tre consiglieri “dissidenti” (la terza è Anna Maria Cantafora), che in più occasioni hanno manifestato perplessità sia dal punto di vista politico che amministrativo sull’operato del primo cittadino.
Critici, non dissidenti
«Non mi piace il termine dissidente, preferisco critico, perché noi ci andremo a determinare di volta in volta in base alle proposte che arriveranno in Consiglio e con senso di responsabilità nei confronti della città. Vogliamo mantenere integro il nostro progetto politico, che è quello di una proposta civica» ha aggiunto. Proprio questa integrità al civismo, ha portato nelle scorse settimane i tre consiglieri a prendere le distanze dalla candidatura di Voce alla presidenza della Provincia, col sostegno del Pd.
Al sindaco si chiede un cambio di passo
Dal primo cittadino, si aspettano un cambio di passo: «Noi vogliamo – ci spiega Riga - che ci sia maggiore dialogo tra la Giunta e il Consiglio comunale. Ora c’è uno scollamento e in questo anno c’è stata una mancanza di confronto tra i vari organi politici. Questo lo abbiamo sofferto da subito e chiediamo al sindaco che si possa rimediare, perché noi abbiamo a cuore il futuro della nostra città, ma è necessaria la democrazia a garanzia che le cose vengano fatte per bene».
Il botta e risposta dei giorni scorsi
L’ultimo scontro tra i tre consiglieri e il sindaco si è consumato nei giorni scorsi, intorno alla polemica sorta sul cartellone natalizio del Comune e su quell’affidamento diretto a un’associazione (che ha poi rinunciato agli eventi e al contributo economico previsto) che fa capo alla consigliera di maggioranza Floriana Mungari: loro hanno criticato la scelta dell’amministrazione comunale, il sindaco li ha accusati di mancanza di proposte, invitandoli – se non si riconoscevano più nel progetto politico - a determinarsi di conseguenza.
Riga, però, rispedisce al mittente le accuse di inoperosità: «Credo che il sindaco abbia risposto così al nostro comunicato, seguendo una strategia comunicativa. Io sono stato presidente della V Commissione, abbiamo fatto un lavoro davvero intenso - poi mi sono dimesso per dare un segnale, rispetto a ciò che dicevo prima – e abbiamo fatto tante proposte, come la mozione (scritta da me e dai consiglieri Familiari e Cantafora) sull’integrazione della fascia jonica nella Rete dei trasporti europea Ten-T, votata all’unanimità dal Consiglio».
«Ora non voglio fare l’elenco, ma penso che il sindaco debba delle scuse, sicuramente ci sono stati degli errori sia da una parte che dall’altra, però è necessario che la funzione democratica sia ristabilita». Per il momento Riga e Familiari non aderiranno ad altri gruppi consiliari né hanno intenzione di crearne uno.