Non erano soltanto voci. Qualcosa che bolliva in pentola c’era. Le nostre anticipazioni trovano oggi fondamento nelle dimissioni di Francesco Giordano, assessore al Bilancio del Comune di Cosenza. Il sindaco Franz Caruso ne ha preso atto nella giornata di ieri, dopo che l’uomo dei conti ha inviato una pec al suo indirizzo e a quello della segretaria generale. Il rimpasto di giunta di cui avevamo parlato qualche giorno fa è quindi sempre più probabile, ma per renderlo maggiormente corposo servirà un passaggio con gli schieramenti politici.

In particolare con Nicola Irto, segretario regionale di quel Partito Democratico che in Consiglio comunale rappresenta una colonna portante. La partita, infatti, non ha carattere provinciale: Cosenza è un comune strategico baluardo del centrosinistra nell’opposizione alle destre. L’interlocuzione sarà necessaria perché l’altro nome chiacchierato è Maria Pia Funaro, vicesindaca democrat.

Tornando alle dimissioni di Giordano, sulla sua decisione pesano principalmente motivazioni personali, tanto che da tempo stava valutando l’idea di un passo indietro. Ad influire, in parte minore, anche la volontà da parte del primo cittadino di non commentare i rumor. Nei giorni scorsi si era esposto pubblicamente il vicepresidente del Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi, Roberto Sacco, che aveva chiesto a Caruso di procedere con un rapido avvicendamento dello stesso Giordano prima che la pratica relativa al bilancio preventivo 2023 approdasse al vaglio dell’Assise.

Francesco Giordano, nei mesi scorsi, aveva a più riprese sollecitato il sindaco di passare da una fase tecnica (a suo avviso non più essenziale) ad una politica: per lui, infatti, la situazione era ormai matura per un cambio radicale. Ha gestito il Bilancio, condizionando con dei paletti alcune scelte politiche. Della sua decisione il principale inquilino di Palazzo dei Bruzi non è stato contento, giocoforza adesso dovrà determinarsi. All’orizzonte non c’è solo l’approvazione dell’esercizio finanziario, ma ci sono anche una serie di misure che a breve il Ministero invierà e che andranno applicate pedissequamente dopo il no al piano di riequilibrio ventennale dato dalla Corte dei Conti. Nella prossima settimana a riguardo se ne saprà di più, ma dal Comune sperano di poter imboccare lo stesso sentiero di Vibo Valentia che vede la luce in fondo al tunnel dopo un percorso altrettanto travagliato.