Affidato un incarico di responsabilità nel settore delle Risorse Umane e Informatizzazione degli uffici nel nuovo Comune di Corigliano-Rossano. Nulla di strano se non fosse che la persona in questione è la mamma dell’attuale sindaco Flavio Stasi. Ed ecco subito le opposizioni urlare allo scandalo parlando di “conflitto di interessi”.

Il provvedimento porta la firma del responsabile del procedimento Lina Cetera e del dirigente Risorse Umane nonché segretario comunale Paolo Lo Moro. Si tratta in sostanza di un incarico di responsabilità che corrisponde a circa 3mila euro annui aggiuntivi.

Sul piede di guerra l'opposizione

Per le forze di opposizione (Vincenzo Scarcello, Raffaele Vulcano e Gennaro Scorzaper il gruppo consiliare “Unione di Centro”Adele Olivo – per il gruppo consiliare “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”)  il primo cittadino, evidentemente, «non si fida di nessuno» e per queste ragioni «chiama la mamma».

La minoranza non mette in discussione le qualità professionali della dipendente comunale ma evidenzia e denuncia «un macroscopico conflitto di interessi nell’amministrazione della cosa pubblica. Intollerabile e inammissibile. Nel quale non si può non evidenziare anche la colpevole correità del segretario comunale che, ormai, sembra essere diventato un sottoposto alle scelte dell’Amministrazione comunale.

Ci chiediamo, inoltre, quale sia il rapporto di fiducia che il sindaco ha instaurato con i dirigenti comunali e soprattutto con la sua stessa giunta. Se si ha necessità di mettere nei posti di comando persone appartenenti alla sua strettissima cerchia, “scomodando” finanche la mamma per assolvere a questi ruoli, vuol dire davvero che c’è un problema di democrazia e di pochissima trasparenza nella gestione della cosa pubblica a Corigliano-Rossano. E non vogliamo immaginare che clima si respiri oggi tra i dipendenti comunali e tra gli stessi componenti della squadra di governo data la presenza di una mamma super-potente e crediamo anche invadente che ha occhi e bocca su tutto quello che accade all’interno delle stanze del municipio. Così non va assolutamente bene».

Sott’accusa anche Giunta e maggioranza

Per le forze di opposizione Stasi avrebbe creato una sua «corte»: «La sciolga la Giunta il sindaco e nomini, giusto per dovere statutario e di legge, due assessori, tanto gli altri non gli servono a nulla». Un richiamo, infine, alle forze di maggioranza che in Consiglio comunale sostengono il sindaco circa l’atteggiamento silente sul punto. Chiamato in causa anche il numero due della giunta: «Il ruolo del vicesindaco in questa città, qual è? È possibile che la sua figura sia relegata ad un titolo che poi nei fatti non ha alcun valore?»