L’esponente della maggioranza ha palesato tutto il suo dissenso per la gestione del partito azzurro e ha lasciato la guida dei forzisti in Consiglio. Ecco i motivi
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Scoppia il caso politico nella maggioranza di Palazzo De Nobili, l’ennesimo, con le dimissioni da capogruppo di Forza Italia Roberta Gallo, che per la verità aveva da diversi mesi mantenuto un rapporto corretto ma assai più distaccato di prima con la ‘casa madre’. La giovane avvocata, pur con il garbo che l’ha sempre contraddistinta, ha comunque fatto esplodere una fragorosa bomba nel corso di un consiglio comunale odierno lungo e caratterizzato da una serie di spunti interessanti.
Un civico consesso in cui la stessa Gallo, finita la fase dei ringraziamenti di rito e non senza denotare una certa sofferenza interiore nell’ufficializzare lo… strappo con Fi, non ha lesinato al partito azzurro e al suo dominus incontrastato a livello locale, Mimmo Tallini, critiche salaci e almeno un paio di affondi mica da ridere. Musica per le orecchie dei tanti rivali di quest’ultimo, dentro e fuori all’ormai dissolta coalizione vincente del 2017.
Al di là di ogni altra considerazione, però, tre sono stati i passaggi chiave del Gallo-pensiero. A cominciare dal primo: «Non mi piace una politica in cui le questioni personali prevalgono sugli interessi generali». Bordata con cui ha fatto il paio la seconda stoccata: «Soprattutto in tempi recenti non ho percepito con chiarezza quale fosse la nostra linea ad esempio rispetto al rapporto con il resto del centrodestra e il sindaco Sergio Abramo». Ma la frase che ci porta a rispolverare la vecchia - però sempre attuale - locuzione latina “in cauda venenum” è stata: «Fi Catanzaro non appare più centrale in certe dinamiche e spiace constatare come viaggi da un po’ a trazione cosentina, reggina o vibonese». Non ci pare serva altro a definire i termini della rottura.
Parole come pietre, insomma, arricchite poi dalle affermazioni sulla mancanza di linearità a livello nazionale e il tutt’altro che gradito ritorno - sempre secondo il ragionamento di Gallo - fra i forzisti di Calabria dei fratelli Gentile. Una considerazione, quella sui Gentile, che non avvicinerebbe la consigliera, attualmente transitata nel Gruppo Misto, ai rappresentanti di Catanzaro da Vivere. La lista del duo Piero Aiello-Baldo Esposito che, e non è un mistero, è sì accesa sostenitrice del sindaco Sergio Abramo e apertamente ostile proprio a Tallini ma può anche vantare un rapporto personale e familiare fra il ‘fondatore’ Aiello e i citati potenti fratelli della politica brutia. Comunque sia, ciò che impressiona di più, è come la faida apertasi fra Tallini e gli altri maggiorenti del centrodestra catanzarese, deflagrata circa un anno prima delle Regionali 2020, si trascini ancora adesso senza apparente soluzione di continuità.