In attesa di conoscere la data di presentazione delle linee programmatiche del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che a due mesi dall’elezione avrà l’obbligo di comunicare la sua idea di città e gli interventi programmati per realizzarla, intanto una buona notizia. Relativa all’Aula Rossa di Palazzo De Nobili. Indisponibile ormai da quattro anni e mezzo a causa del crollo notturno del controsoffitto di inizio febbraio 2018. Un’eternità se si pensa che la “sala” in questione è nientedimeno quella in cui si è sempre svolto il Consiglio comunale del capoluogo. Ma niente da fare. Malgrado l’importanza, quasi la sacralità istituzionale, del “posto”, l’Esecutivo in carica all’epoca ha traccheggiato sul punto almeno fino alla vigilia della tornata elettorale del 2022, lamentando la mancanza dei fondi necessari per attivarsi. Poco tempo prima del voto, però, in particolare l’ex presidente del civico consesso Marco Polimeni (allora ancora impegnato nell’esercizio della funzione) aveva parlato di futuro avvio dei lavori e quindi di sblocco imminente dell’impasse venutasi a determinare.

Tant’è vero che, all’annuncio dell’atto prodromico compiuto qualche settimana fa dall’Amministrazione di centrosinistra subentrante per riavere l’Aula Rossa, si era anche innescata una piccola polemica su chi avesse titolo per rivendicarne il merito. Solite schermaglie politiche, si direbbe. L’importante, tuttavia, è che pure a seguito di una grande campagna mediatica, finalizzata alla sensibilizzazione e sollecitazione all’operatività per eliminare la grave lacuna, da parte nostra è arrivata l’ufficialità relativa al recupero del “salone”. A riprova si legge infatti in un comunicato stampa inviato ai giornalisti dal Comune che: «La Giunta ha approvato, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise, il progetto definitivo di riqualificazione ed efficienza sotto il profilo energetico  della sala consiliare. Che  all’inizio di agosto aveva oltretutto già ottenuto (lo si era appena messo in risalto, riferendo anche di un botta e risposta fra maggioranza e opposizione sulla titolarità dei riconoscimenti da ricevere da parte della gente, ndr) il nullaosta obbligatorio, senza prescrizioni se non quelle di rito, dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro».

Tutto a posto, quindi. Iter “incardinato” e attesa fisiologicamente breve per rimettere piede nella casa pubblica dei catanzaresi. Lo si evince da quanto ancora scritto nell’articolata nota di Palazzo De Nobili: «L’importo complessivo dell’intervento è di 900mila euro, ricavati dai fondi di Agenda Urbana. Consumato il passaggio della discussione tenuta nella riunione della squadra del sindaco Fiorita, l’elaborato definitivo può adesso proseguire il suo iter verso la fase progettuale esecutiva che consentirà infine di bandire la gara di appalto per lo svolgimento dei lavori e il completamento dell’opera. L’obiettivo – per come soprattutto puntualizzato dall’assessore al ramo Scalise – è accelerare quanto più possibile per restituire all’ente e alla città un luogo fortemente identitario. Perché, se pure è vero che al nostro insediamento abbiamo trovato un percorso avviato, va precisato come tra il dare impulso e il concludere c’è di mezzo il mare, o, se si preferisce, la differenza tra una buona e una cattiva gestione. Senza contare che l’ospitalità chiesta alla Provincia si è davvero protratta oltre la misura sopportabile, almeno secondo il nostro modo di ragionare. Motivo per cui vogliamo serrare i tempi». Cenni per capire che si farà: «Vari interventi strutturali e impiantistici: ripristino del solaio; nuova pavimentazione, rivestimento pareti e sostituzione di infissi e arredi; rifacimento climatizzazione badando ai consumi; impianto fotovoltaico; installazione di un rinnovato sistema di amplificazione e votazione ed eliminazione delle barriere architettoniche».