Pronti-via ed è subito partito lo scontro, duro anzi durissimo, nell’odierno consiglio comunale in seno alla maggioranza. Ci ha infatti pensato il rappresentante dell’opposizione Jonny Corsi a dar fuoco alle polveri, peraltro in un’aula già rovente a causa del caldo canicolare, reso ai limiti della sopportabilità dal mancato funzionamento dell’aria condizionata. Corsi ha non a caso plaudito alla costituzione di parte civile di Palazzo De Nobili nel procedimento penale scaturito da Gettonopoli, relativamente tuttavia al filone che riguarda le presunte assunzioni fittizie, piazzando però due stoccate a…effetto.

La prima inerente alla domanda sulla costituzione di parte civile negli altri processi e in particolare sull’assenza degli assessori di Forza Italia. Considerato come la costituzione di cui si parla riguarda un filone del procedimento relativo alle cosiddette assunzioni fittizie che potrebbe toccare certi assessori. Ecco allora che a quel punto, l’ex vicesindaco e attuale titolare della delega alla Cultura Ivan Cardamone - peraltro coordinatore cittadino di Forza Italia - ha chiesto di poter rispondere alla “provocazione” corsiana. Facoltà che però chi gli è stata negata da chi gli è succeduto alla presidenza del consiglio, ossia Marco Polimeni, causando la reazione piccata del predecessore.

Questo il prologo, chiamiamolo così, del civico consesso su cui è aleggiata la questione dell’iniziativa - al momento fantasma - della raccolta firme per sfiduciare Polimeni, il quale dal canto suo continua a schivare i colpi ricevuti con abilità avendo imparato dal suo mentore sindaco Sergio Abramo a restare ben saldo sulla seggiola qualunque cosa accada. Un modus operandi che ha peraltro finora portato il primo cittadino a restare in sella, malgrado le ben sei inchieste in dieci anni aperte sull’ente da lui guidato comunque mai sulla sua persona.

Altri fatti importanti della giornata assembleare sono stati relativi al dubbio sollevato dal citato Corsi e dal collega Lorenzo Costa riguardo alla legittimità della seduta in ragione della mancata surroga del consigliere dimissionario Filippo Mancuso e l’insediamento del neoassessore Rosario Lostumbo subentrato in Giunta al posto di Alessio Sculco. Va anche detto che tutte le pratiche in programma - con il solito ingente carico di debiti fuori bilancio - sono state approvate. Saltata di fatto la discussione finale, anche come premesso a causa del caldo infernale dovuto alla rottura dei climatizzatori.